venerdì, Marzo 29, 2024

Netflix lancia le storie interattive

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Abbiamo fatto esperimenti su alcuni prodotti per bambini, ma non abbiamo in programma di fare cose del genere per le serie tv

Reed Hastings lo aveva detto, e così è stato: Netflix stava sì lavorando a finali alternativi, ma solo per brevi cartoni animati dedicati ai bambini. Con un buon anticipo rispetto alla tabella di marcia, arrivano quindi i racconti interattivi, che permettono a chi guarda di controllare la trama e modificarla a piacimento. Cosa succederebbe se un personaggio prendesse una decisione, invece che un’altra? E se due trame diverse si mescolassero?

Si parte con due storie brevi: subito disponibile “Il gatto con gli stivali — Intrappolato in una storia epica”, mentre “Buddy Thunderstruck: La busta dei forse” arriverà il 14 luglio. Entrambe sono serie già presenti nell’offerta, ma l’interattività rende questi episodi completamente nuovi. Per evidenziare già nel menu dei titoli da vedere che questi due racconti hanno qualcosa di speciale, Netflix ha scelto di mettere il simbolo di un lucchetto aperto: “È un linguaggio riconoscibile da chiunque per segnalare che sono stati sbloccati dei contenuti extra”, ci ha raccontato Carla Fisher, Netflix Director of Product Innovation.

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Nonostante si tratti di storie brevi — Puss in Book dura mezz’ora, Buddy Thinderstruck 18 minuti, sempre che non si faccia qualche scelta che ti riporta indietro nella trama: in quel caso, la durata si allunga un po’ — la trama offre comunque diverse occasioni per cambiare la storia: non si tratta, infatti, solo di un finale alternativo, ma di veri e propri snodi che fanno sviluppare il racconto in modi diversi.

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Ci sono almeno 8 momenti in cui è lo spettatore a decidere cosa succederà dopo, con appena 16 secondi a disposizione per fare la propria scelta, prima che la storia prosegua autonomamente lungo il percorso predefinito. “Abbiamo inserito un tutorial all’inizio dei due cartoni per spiegare come interagire e rendere, quindi, l’esperienza più scorrevole possibile”, ha aggiunto Fisher.

Per lo sviluppo delle storie, Netflix e Dreamworks si sono ispirate allo storytelling dei videogiochi: “Ma quei prodotti hanno una narrazione pazzesca: abbiamo solo copiato alcune meccaniche, creando poi un prodotto completamente diverso”.

Ci sono voluti due anni e mezzo, per passare dall’idea al prodotto finito. Per realizzare i prodotti interattivi, Netflix si è mossa da un lato con i creatori — DreamWorks Animation Television, American Greetings Entertainment e Stoopid Buddy Stoodios — e dall’altro con ricerche sul pubblico, scoprendo, per esempio, che i genitori sono particolarmente attratti dalla possibilità di dare ai figli un ruolo da sceneggiatori e registi. Abbiamo deciso di cominciare dall’area di programmazione per bambini perché i più piccoli amano “giocare” con i loro personaggi preferiti e sanno già come toccare lo schermo e  farlo scorrere. In più, si rivolgono al video come se i personaggi potessero sentirli”, spiega ancora Netflix. Ed è per questo, ad esempio, che il Gatto con gli stivali si rivolge ai bambini bussando sullo schermo, chiedendo a chi guarda di decidere come proseguiranno le cose.

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Non puoi mai sapere se le cose andranno bene finché non le fai

Se la ride, Doug Lancaster,  l’Executive Producer & Writer per Dreamworks del racconto del Gatto con gli stivali: “Ho amato questa sfida: era una vita che volevo fare una cosa del genere, ma è stato molto diverso da come immaginavo che sarebbe stato”.

Ogni dettaglio è stato considerato con cura, perché non ci fossero elementi fuori luogo nel corso della narrazione. “Il telecomando, ad esempio, è fondamentale per suggerire in che modo interagire con gli snodi della storia, ma come inserirlo nel mondo del Gatto con gli stivali in un modo coerente con il resto della sceneggiatura?”, si sono chiesti a Los Gatos. La risposta è quella che vedi nel menu qui sopra: un modello anticato in bronzo e legno, perfettamente in armonia con gli altri elementi della storia.

Tecnicamente, Netflix ha dovuto metter mano anche all’architettura dello streaming, facendo in modo che entrambe le scelte vengano caricate in background all’avvicinarsi degli incroci: “In questo modo lo streaming sarà sempre scorrevole, qualunque sia la scelta fatta dagli spettatori”, aggiunge Fisher. Quando avremo altri contenuti interattivi? Saranno sempre cartoni animati, o possiamo sognare di decidere anche lo svolgimento di una serie tv? Ora che lo strumento è svelato, toccherà ai creatori di contenuti sfruttarlo per offrire nuove storie al pubblico di Netflix. Un terzo racconto — “Stretch Armstrong: The Breakout” — è già in preparazione e arriverà su Netflix solo il prossimo anno.

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