Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Il sub-brand di Monaco di Baviera nasceva nel novembre 2013 con l’obiettivo di rivoluzionare il mondo delle elettriche e in parte c’è riuscito, vendendo oltre 100.000 vetture a basso impatto ambientale in tre anni. Ma la vera sfida si giocherà nei prossimi 3-5 anni.
Tre anni di innovazione tecnologica caratterizzano la storia di BMW i, il sub-brand “green” del gruppo bavarese: lanciato nel novembre 2013, BMW i non solo ha rappresentato il pioniere tecnologico del Gruppo BMW ma è stato anche il simbolo della forza innovatrice e visionaria dei tedeschi, che hanno saputo osare in un momento di crisi.
Un coraggio che, almeno per ora, è stato premiato: sono oltre 100.000 le vetture – ibride o elettriche – a marchio “i” che circolano sulle strade di tutto il mondo. Solo la piccola i3, la prima vettura totalmente elettrica di BMW (con possibilità di un piccolo range extender bicilindrico a benzina) ha raggiunto quota 60.000 esemplari venduti, confermandosi come l’elettrica compatta premium più venduta. Oltretutto, oltre l’80% dei clienti di i3 proviene da marchi esterni al gruppo BMW.
Anche la sportiva i8, ibrida plug-in dal design futuristico, ha avuto la sua cerchia di estimatori, totalizzando 10.000 vendite a partire da metà 2014. Le restanti 30.000 vetture fanno parte della gamma ibrida plug-in di BMW, solo recentemente inglobata sotto il brand iPerformance ma inscrivibili in tutto e per tutto nella gamma “i”.
Ogni BMW, infatti, beneficia o beneficerà del contributo tecnologico del marchio “i”, in quanto il sub-brand è nato proprio con lo scopo di fare da laboratorio viaggiante sulle tecnologie da trasferire in seguito a tutta la gamma, dalle compatte alle ammiraglie. Le nuove generazioni di Serie 7 e Serie 5, caratterizzate da un nuovo pianale con ampio uso di fibra di carbonio, lo testimoniano.
Secondo il CEO di BMW Group Harald Krüger,
BMW i rimane la nostra punta di diamante in termini di innovazione e continuerà a portare con sé innovazioni stupefacenti per l’intero Gruppo BMW. Quando si parla di mobilità elettrica, abbiamo già contribuito a trasferire la tecnologia su strada. Mentre la prossima innovazione sarà quella della guida autonoma, che BMW iNEXT porterà al debutto piazzandosi da subito come punto di riferimento.
I prossimi modelli? Innanzitutto il nuovissimo MINI Cooper S E Countryman ALL4 – il primo crossover ibrido plug-in di MINI che prende in prestito la meccanica di BMW 225 xe – , la variante Roadster dell’ibrida sportiva i8 (che beneficerà di un restyling), oltre alla futura MINI totalmente elettrica e alla versione a zero emissioni della prossima BMW X3 (attese, rispettivamente, nel 2019 e 2020), senza dimenticare la tanto chiacchierata BMW iNEXT (conosciuta anche come i5) che porterà al debutto, nel 2021, un drivetrain elettrico con autonomia maggiorata e un sosfisticato sistema di guida autonoma. Come già anticipato, quindi, la vera sfida per BMW i si vedrà nei prossimi anni. Intanto, in bocca al lupo, BMW i!









