domenica, Dicembre 3, 2023

In Usa si vota anche sulla cannabis

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Il verdetto della sfida presidenziale non sarà il solo con cui gli americani si confronteranno dopo l’8 novembre: in diversi Stati infatti, si vota anche su legalizzazione e regolamentazione della cannabis.

In alcuni casi, in ballo c’è la possibilità di estendere le norme vigenti, sul fronte ricreativo, in altri, con un verdetto favorevole si allargherebbe il fronte dell’uso a scopo terapeutico.

Un voto particolarmente atteso in California, in particolare, per la grandezza dello Stato e di conseguenza per le eventuali implicazioni a livello fiscale, sia in termini di imposizione che di ricavi. Gli elettori sono quindi chiamati a esprimersi sulla Proposition 64, che vuole legalizzare sotto le leggi statali l’uso della cannabis dai 21 anni in su, con tasse sulle vendite e la coltivazione, al fine anche di incrementare le entrate fiscali aggiuntive e di dare un taglio alle spese per perseguire chi ne fa uso (fuori dalle eccezioni consentite per fini terapeutici).

Maine e Massachusetts potrebbero invece diventare i primi stati de New England a legalizzare la cannibis, sempre per adulti, a fini di ricreazione: nel Maine la tassa per la vendita al dettaglio si aggirerebbe sul 10% . Si vota anche in Nevada e Arizona: in quest’ultimo stato, la Proposition 205, si mira alla creazione di un Department of Marijuana Licenses and Control, nell’ambito di una regolamentazione dove ci sarebbero comunque dei limiti, ma con margini dai 21 anni in su.

Un po’ vario il quadro degli Stati (Montana, Arkansas, Florida e North Dakota) che votano nell’ambito dell’uso terapeutico della cannabis.

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Nel caso della Florida si vota per ampliare lo spettro dei casi in cui è concessa la cannabis a fini terapeutici (mirando a un effettivo programma di cure con la sostanza in causa, e non solo al sollievo in casi limite): nel 2014 una proposta simile non passo, perché non si raggiunse la soglia del 60% dei voti. In Montana invece si vota per limitare le restrizioni che una legge dello stato del 2011 pone sull’uso terapeutico, e che prevede revisioni per i medici che superano le prescrizioni oltre la soglia dei 25 pazienti l’anno.

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