lunedì, Settembre 16, 2024

Ecco Train Your Brain versione musicale, la app di Wired Italia e Novartis

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Da Mozart all’elettronica, passando per il rap, il jazz, lo swing e l’heavy metal, che la musica sia in grado di innescare processi anche importanti nel nostro cervello non è certo una novità: perché non provare a sfruttare questo potenziale per migliorare la nostra salute psicofisica e mentale? Questo il punto di partenza per un nuovo progetto di informazione e assistenza firmato Novartis e Wired Italia, disponibile sull’ormai nota piattaforma Brainzone dedicata interamente alla salute alla cura del cervello.

brainzone

È infatti disponibile una nuova versione, musicale, dell’applicazione Train Your Brain sviluppata da Wired all’interno del progetto Brainzone della casa farmaceutica. Clicca qui per accedere.

Indipendentemente dal genere musicale a cui scegliamo di appassionarci, è noto che gli stimoli sonori, passando dai timpani ai tessuti nervosi, riescano a permeare parti molto intime di noi e toccare la nostra sensibilità, suscitare ricordi, incidere sul nostro umore, la creatività e anche sui nostri livelli di stress. Avrete notato anche voi una certa differenza tra l’uscire di casa con una canzone strappalacrime nelle cuffie oppure una ricca di ottimismo, o vi sarà capitato di associare a un brano una persona cara o un luogo per voi speciale.

Negli ultimi anni la ricerca scientifica, arricchita da nuovi strumenti e pratiche come per esempio il neuroimaging, cioè la possibilità di guardare in diretta ciò che avviene dentro alla nostra testa mentre compiamo precise azioni, ha permesso di mettere in luce nientemeno che le aree cerebrali coinvolte durante l’ascolto della musica.

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Sono quelle delle emozioni, della memoria, dell’apprendimento, del linguaggio o, più in generale, della comunicazione oltre a quelle, ma solo se la musica che stiamo ascoltando è quella giusta per noi, deputate al piacere e alla gratificazione, con annessi i circuiti di ricompensa e di alleviamento dello stress.

Da queste osservazioni, l’idea di sfruttare il potere delle note, delle sinfonie e dei ritornelli come un vero e proprio supporto per la materia grigia. E non solo per renderci più concentrati, tranquilli e produttivi, o per mantenere in allenamento i neuroni e rallentare i processi di invecchiamento. Ma anche per provare a contrastare disturbi quali l’ansia o la depressione. E non è ancora tutto.

Diversi gruppi di scienziati in tutto il mondo sono oggi impegnati a testare il potere della musica anche sul fronte terapeutico, dove poterla impiegare nel campo della neuro-riabilitazione. Pensiamo ai disturbi dello spettro autistico, per esempio, o alla dislessia, ma anche ai danni da ictus e alle malattie degenerative che arrecano lesioni ai tessuti nervosi, come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla, una malattia che a livello globale coinvolge ormai quasi due milioni e mezzo di persone, soprattutto i giovani. In questo filone vi sono anche ricerche italiane che hanno evidenziato una correlazione tra l’ascolto di musica, ma anche il canto e l’improvvisazione, con un miglioramento delle performance cognitive, verbali, motorie e sociali legato a un impatto non trascurabile sul mood dei pazienti.

“Più la nostra vita è ricca di relazioni, emozioni, contatti e stimoli, meglio si mantiene il nostro cervello” – commenta il Prof. Giancarlo Comi, Direttore del Dipartimento Neurologico dell’Istituto Scientifico San Raffaele, Università Vita e Salute di Milano. “Tra questi stimoli, quello sonoro è sicuramente uno dei più importanti e la ricerca scientifica ce lo conferma, sia per un migliore invecchiamento cognitivo sia in presenza di patologie come quelle neurodegenerative, la sclerosi multipla in primis”.

È alla luce di tutte queste nuove considerazioni che nasce sulla piattaforma Brainzone un’area apposita, tutta incentrata sui suoni e la musica. Un’iniziativa, gratuita e accessibile a tutti, nata da un’idea di Novartis con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia e di AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, allo scopo di diffondere informazioni, ma anche consigli e spunti per provare a tradurre subito in pratica le ultime scoperte su questo fronte. A partire dalle news della ricerca a vere e proprie playlist musicali studiate apposta per stimolare la concentrazione, placare lo stress o, più banalmente, trovare la carica mentre facciamo un po’ di esercizio.

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