giovedì, Aprile 24, 2025

Una flat tax per gli affitti turistici, la proposta di Halldis

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vincenzo-cella-e-alberto-melgratiUniformare la regolamentazione a livello nazionale e semplificare la normativa fiscale, sia introducendo la flat tax nelle locazioni a uso turistico, sia facendo diventare i gestori professionali sostituti d’imposta. È  la proposta di Halldis, società italiana leader negli affitti temporanei e con più di 1.600 proprietà gestite in 25 località europee, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, che tra i suoi punti prevede di togliere alle Regioni alcune competenze come il turismo, attribuendolo allo Stato. E’ inoltre di questi giorni il dibattito sull’emendamento in Legge di Bilancio che contempla una cedolare secca del 21% sugli affitti brevi, a cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è dichiarato contrario, in riferimento al caso Airbnb, che ha modelli di business differenti da operatori professionali come Halldis che fanno del contrasto del nero una loro priorità. «Sia che vinca il sì o il no – si legge in una nota di Halldis –  il contesto legislativo andrà rivisto. La normativa sul turismo cambia da Regione a Regione e la filiera delle istituzioni coinvolte è farraginosa: Regioni che stilano i regolamenti, Comuni che incassano la tassa di soggiorno, Province che raccolgono statistiche e stabiliscono i prezzi minimi e massimi, Polizia annonaria che effettua controlli,  Questura cui comunicare chi risiede nell’immobile. La normativa fiscale ha il vantaggio di essere nazionale, ma ha vuoti legislativi e favorisce il nero, che riguarderebbe il 75% delle proprietà affittate per uso turistico». Alberto Melgrati, amministratore delegato di Halldis, commenta: «Il vuoto legislativo ha paradossalmente creato delle opportunità, e insieme a Internet ha assecondato il fenomeno della disintermediazione. Tale tendenza è sfuggita di mano, determinando una non sana competizione con gli alberghi e favorendo il nero. Il referendum costituzionale che intende accentrare a livello statale le competenze sul turismo è uno stimolo a uniformare la normativa. Anche la questione fiscale è decisiva: si definisca già dalla Legge di Bilancio 2017 una flat tax per tutte le tipologie di proprietà e per tutti i tipi di gestione». «Le locazioni a uso turistico – spiega Vincenzo Cella (a sinistra nella foto con Malgrati), consigliere delegato di Halldis e tra i soci fondatori di Property Managers Italia, neonata associazione di operatori professionali negli affitti brevi in Italia –  possono essere il volano del turismo e quindi dell’economia del Paese. La normativa deve assecondare clienti e proprietari che chiedono professionalità, un modello di gestione e promozione manageriale che garantisca flessibilità (il proprietario deve potersi riprendere l’appartamento quando vuole), deleghi sotto tutti i punti di vista al gestore la relazione col cliente finale, imponga la tracciabilità dei pagamenti. Come Halldis siamo soci fondatori di  Property Managers Italia. Uno dei punti fermi della nuova associazione è quello di far diventare tutti i canali distributori e i gestori professionali come Halldis dei sostituti d’imposta, per eliminare ogni dubbio sul pagamento delle tasse da parte dei proprietari».

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