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Dopo il Ringraziamento, negli Usa si continua a festeggiare con il Black Friday, il venerdì nero, dove gli sconti lievitano e c’è una corsa folle per prendersi i pezzi migliori, anche a costo di dormire accampati davanti alle saracinesche dei negozi. Un vero e proprio rito americano (e che ormai è esteso anche in Italia), che di fatto tira anche la volata al periodo delle feste.
Le origini della stessa definizione di Black Friday sono varie e diversamente fondate, ma un riferimento è quello che tira in causa il giorno, successivo alla festa federale, in cui le compagnie di retail “go into the black”, cioè fanno profitto dopo un anno passato a gestire perdite. In realtà un primo uso documentato del termine Black Friday, ma non nel senso dello shopping, risale a una crisi finanziaria del 1869, quando si ebbe il crollo del mercato dell’oro, a causa di un tentativo, poi fallito, di monopolizzare il mercato e far alzare i prezzi per poi vendere.
Tra le ipotesi più fondate c’è invece quella che vede l’espressione risalire agli anni ’50, quando la polizia della città di Philadelphia fu travolta dal disordine e dal caos nel giorno successivo al Ringraziamento, quando in città non solo c’era la folla per far compere ma anche per assistere a un incontro di football tra Army e Navy.
Una giornata insomma in cui non dovrà essere stato facile gestire la legge e in cui molti taccheggiatori apparvero sulla scena. Negli anni ’80 però, per rimuovere il senso negativo di questo concetto, i rivenditori hanno lavorato sull’idea vincente della svendita, concetto che si afferma ancora oggi, anche se non i tempi e le mode stanno cambiando.
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A cementare la preminenza di questo evento nel 1939 contribuì lo stesso presidente Franklin D. Roosevelt, venendo incontro agli interessi dei più grandi retailer della nazione, preoccupati dal fatto che il Ringraziamento cadesse l’ultimo giorno del mese, quindi troppo a ridosso delle feste di Natale per proporre sconti. Bisognava quindi anticipare di almeno una settimana la doppietta Thanksgiving-BlackFriday, idea che trovò l’assenso del presidente. Ci si chiede se, nel tempo delle vendite online e degli sconti tutto l’anno la festa abbia ancora senso, ma a giudicare anche dall’abbondanza di consigli sul tema, par di sì in attesa del CyberMonday.
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