Milano Malpensa, la principale base continentale di easyJet, vedrà il prossimo dicembre l’inaugurazione ufficiale del collegamento ferroviario tra il T1 è il T2: “Finalmente grazie alla partnership tra con l’aeroporto e la regione è stato rimosso il più grosso ostacolo all’accessibilità dello scalo, dove easyJet è il primo vettore per numero di passeggeri trasportati” ha dichiarato Frances Ouseley, direttore della compagnia per l’Italia in occasione della presentazione a Napoli dei nuovi piani di investimento in Italia per il 2017. Su Milano “operiamo con 25 aerei di cui 21 basati: l’aumento di capacità previsto corrisponde ad un velivolo in più che sarà però utilizzato da basi estere”. Proprio a Milano, intanto, cresce la presenza dei competitor (Ryanair in primis, ndr) “ma siamo abituati a convivere con loro negli aeroporti di tutta Europa”. Di fatto la compagnia ha tagliato da Malpensa recentemente alcune rotte, prima fra tutte quella su Roma: “Questa è comunque una decisione che denota un’azienda sana, perché in grado di intervenire velocemente laddove non ci sono più le condizioni di profittabilità su determinate rotte, quindi si chiudono e si rialloca la capacità altrove”. Da Malpensa i tagli hanno incluso anche il volo per Bruxelles “che aveva sofferto molto dopo gli attentati terroristici. Abbiamo notato un perdurare di sofferenza di domanda e sono venute a mancare le condizioni per arrivare alla profittabilità. Da qui la decisione della chiusura”. Oltre agli annunciato 1,4 milioni di posti in più per il 2017 sui tre scali di Milano, Venezia e Napoli, altri 500.000 saranno ridistribuiti su altri aeroporti, tra cui Pisa, Catania e Torino, proprio in seguito alla chiusura della base a Fiumicino.
Quanto al resto d’Europa, “investiamo in tutti i paesi in cui operiamo, essenzialmente sui nostri mercati di punta in cui abbiamo deciso di accelerare la crescita: Inghilterra e Francia , cioè dove abbiamo già una posizione di leadership. L’Italia viene vista più come un mercato dove investire in certe aree ed ecco allora le tre prescelte, scali dove ricopriamo la posizione numero uno e continueremo a investire per mantenerla. È chiaro che siamo in un contesto abbastanza ‘challenging’: c’è un eccesso di capacità perché il costo del carburante e basso e quindi una situazione estremamente favorevole per chi viaggia”.