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Prezzo: 299 euro | Voto: 7
Maggiori informazioni: LG
LG X Cam Il display è una sorpresa gradita: luminoso, definito e dotato di buoni angoli di visione. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Il display è una sorpresa gradita: luminoso, definito e dotato di buoni angoli di visione. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Il sensore principale da 13 Mpixel scatta foto più dettagliate. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Il design non è dei più riusciti, complici un rivestimento frontale in materiale plastico ma con finitura spazzolata e spigoli non smussati. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Le funzioni aggiuntive del telefono sono diverse, ma l’interfaccia utente appesantisce l’uso quotidiano. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam L’unità secondaria da 5 Mpixel ha un obiettivo grandangolare. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Il comparto fotografico non è ai livelli di quello presente su LG G5 ma è ugualmente spassoso da usare. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Lo smartphone si fa notare da subito per pessore e peso particolarmente ridotti: 6,9 millimetri e 118 grammi. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Dentro al telefono lavora un processore octa core Mediatek MT6753, adeguato ma non particolarmente scattante. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam La fotocamera anteriore da 8 Mpixel è nella media. (Foto: Lorenzo Longhitano)
LG X Cam Anche il retro del telefono è completamente in plastica: tiene contenuto il peso, ma al tatto la sensazione non è delle migliori. (Foto: Lorenzo Longhitano)
Con il suo ultimo telefono portabandiera LG ha riportato per prima in auge il concetto di doppia fotocamera asimmetrica, lo stesso adottato poi da iPhone 7 Plus questo autunno. Dal quartier generale coreano devono aver pensato che l’idea fosse troppo intrigante per rimanere confinata a un dispositivo così costoso e pochi mesi dopo hanno lanciato X Cam: un prodotto dalle caratteristiche più modeste ma con un comparto fotografico dotato di questa chicca ancora piuttosto esclusiva.
Lo smartphone LG in effetti non nasconde la sua natura di gadget votato alla fascia media del mercato: al primo impatto si fanno notare i materiali plastici utilizzati per la scocca, gli spigoli frontali del telaio non smussati le cornici abbondanti in alto e in basso. Il telefono però è anche decisamente sottile e — con un peso di appena 118 grammi — anche incredibilmente leggero, ed è quindi comodo da reggere nonostante le dimensioni non troppo contenute.
A questo punto il display, una unità da 5,2 pollici LCD Full HD, si rivela una sorpresa gradita: definito, brillante e vivace, regge tranquillamente la competizione con gli avversari della stessa categoria; la luminosità massima si adatta all’uso anche all’aperto sotto il sole autunnale, e perfino gli angoli di visione sono buoni. È il processore a tradire ancora una volta le origini di X Cam: la CPU octa core MediaTek MT6753 accompagnata da 2 GB di RAM non dà troppi problemi durante l’uso quotidiano, ma quando è sotto stress si lascia sfuggire qualche fotogramma e impiega leggermente più tempo del dovuto ad aprire le app e passare da una all’altra.
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La responsabilità probabilmente è anche degli ingegneri software di LG, che hanno cucito su X Cam la stessa interfaccia grafica della quale sono dotati anche gli altri gadget del produttore. Intuitiva e dall’aspetto pulito, la UI dei coreani è sovrapposta ad Android Marshmallow — un sistema operativo che ormai non ha più bisogno di interventi esterni per risultare gradevole e comodo da usare.
Il risultato sono animazioni a volte poco fluide, e un maquillage che mina le prestazioni di fondo del telefono — in modo la maggior parte delle volte impercettibile, ma costante. Delle personalizzazioni di LG però non è tutto da buttare, anzi: lo smartphone gode di una miriade di funzioni utili, come quella per sbloccare il telefono bussando con una particolare sequenza, o la modalità lettura che filtra i colori freddi per riposare la vista.
La dotazione hardware a margine di processore e display è completa, ma non spettacolare: la memoria interna è espandibile tramite schede microSD ma parte da soli 16 GB, mentre la batteria da 2520 mAh porta il telefono fino a sera inoltrata anche quando la giornata è intensa. Peccato per la mancanza di un sensore per le impronte digitali, che ormai anche su telefoni di medio livello sta iniziando a diventare la norma. Si tratta di una scelta precisa di LG però: le parziali rinunce e le smussature che caratterizzano X Cam sono da imputare tutte alla scelta di includere a bordo il famigerato doppio sensore fotografico che dà il nome al dispositivo.
Sul retro del telefono un abbozzamento appena accennato ospita una fotocamera da 13 Mpixel e una unità da 5 Mpixel con obbiettivo grandangolare da 120 gradi. Il sensore principale regala scatti definiti e di buona qualità, mentre l’unità secondaria cattura immagini da action cam, distorte da un effetto fish-eye visibile ma che rende possibili inquadrature molto particolari. Usare la doppia fotocamera di X Cam è uno spasso: numerosi filtri rendono possibili collage tra foto scattate in contemporanea dai due sensori, mentre un cursore per lo zoom fa in modo di alternare le due fotocamere per operare ai diversi ingrandimenti.
Filtri a parte però le due fotocamere non sono pensate per lavorare contemporaneamente come quelle di iPhone 7 Plus: su LG X Cam non esistono né la modalità ritratto né lo zoom 2-10X che lo smartphone Apple può garantire grazie ai dati congiunti in entrata dai due sensori; l’impostazione insomma è la stessa identica alla base di LG G5, anche se manca una modalità manuale e la qualità delle componenti (e quindi delle immagini e dei video che ne risultano) è inferiore.
Nessuno prima di LG aveva ancora provato a fare i conti con una soluzione fotografica asimmetrica a un prezzo relativamente accessibile. Lo smartphone dei coreani da questo punto di vista merita di essere premiato per originalità e modalità di esecuzione, ma non è un prodotto per tutti: con tante alternative in giro, look e prestazioni dello smartphone non sono sufficienti a convincere all’acquisto chiunque non sia già particolarmente interessato alla doppia fotocamera. Chi invece sa già cosa vuole, con lo smartphone coreano troverà di che divertirsi.
Wired
Le riprese video possono passare da una fotocamera all’altra senza interruzioni
Tired
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