martedì, Gennaio 14, 2025

Steven Spielberg, 10 cose da sapere

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Esistono registi di cui tutti, persino i meno cinefili, conoscono la filmografia. Nato il 18 dicembre 1946, Steven Spielberg vince tre premi Oscar e incassa quattro miliardi di dollari. Un successo leggendario che, tra la dolce malinconia di E.T., l’eroico coraggio di Indiana Jones e il sapore preistorico di Jurassic Park, crea il cinema dei sogni. L’entertainment che, unendo il respiro fantasy di George Lucas allo spirito adventure di Robert Zemeckis, dà vita a capolavori cinematografici di intramontabili fascino e potere visivo.

Dopo l’esordio crime con Sugarland Express, Steven Spielberg conquista il pubblico e la critica con Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo e I predatori dell’arca perduta. Cult che, segnando gli anni Ottanta, anticipano il dramma storico Schindler’s List e la fiaba kubrickiana A.I. – Intelligenza artificiale e la produzione dei GooniesRitorno al futuro. Trascendendo la realtà senza abbandonarla, Steven Spielberg genera universi fantastici in cui è meraviglioso addentrarsi.

Dalle pagine di Roald Dahl arriva il 30 dicembre 2016 la sua ultima straordinaria avventura, Il GGG – Il grande gigante gentile. Una fiaba che, celebrando i settanta anni del regista dei sogni, ci spinge a rivelarvi dieci cose sulla vita e sulla carriera di Steven Spielberg:

E.T. horror

1. La genesi horror di E.T.
Inserito dall’AFI tra i cento migliori film di tutti i tempi e conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, E.T. – L’extra-terrestre è un classico del cinema contemporaneo. Diretto nel 1982 da Steven Spielberg cavalcando l’onda di Incontri ravvicinati del terzo tipo, E.T. – L’extra-terrestre incassa ottocento milioni di dollari e consacra l’alieno di Carlo Rambaldi il simbolo del cinema fantastico. Tra frasi cult, voli in bicicletta e il debutto di Drew Barrymore, Spielberg conquista il mondo con un adventure-family originariamente pensato come un horror.

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Durante le riprese dei Predatori dell’arca perduta, Spielberg riceve lo script di Night Skies, il thriller soprannaturale di John Sayles costruito su una terrificante minaccia extraterrestre. Il progetto va in pre-produzione ma l’autore di Jurassic Park abbandona i toni dark (ripresi nel Poltergeist di Tobe Hooper) e racconta la magica storia di Elliott e del suo amico alieno. Un capolavoro che, segnando la storia del cinema, non fa rimpiangere la versione originale.

007

2. I no a James Bond e Harry Potter
Negli anni Settanta Steven Spielberg si candida per la regia di un film di James Bond ma Albert Broccoli, lo storico produttore del franchise di 007, gli preferisce autori più esperti: “Sono andato da Albert Broccoli e mi ha detto di ‘No. Al posto di 007 ho fatto la serie di Indiana Jones”, afferma con ironia Steven Spielberg. Un regista che, reputando la trasposizione cinematografica di Harry Potter una vittoria facile, la affida a Chris Columbus: “È come ritirare un miliardo di dollari e metterlo in banca. Non c’è sfida”. Il resto è storia: I predatori dell’arca perduta è uno dei più grandi cult di Steven Spielberg e Harry Potter è un franchise da venticinque miliardi di dollari.

shindler's list 2

3. Non ha ricevuto un compenso per Schindler’s List
Nel 1994 Steven Spielberg vince i premi Oscar come miglior film e miglior regia per Schindler’s List. Un capolavoro che, inserito dall’AFI tra i cento migliori film statunitensi e conservato nel National Film Registry, lo consacra tra le leggende della settima arte. Oltre al successo di pubblico e critica, la pellicola incassa trecento milioni di dollari in tutto il mondo. Un record di cui Steven Spielberg si lava le mani: “Non ho preso neanche un dollaro dai profitti di Schindler’s List perché è denaro insanguinato”.

Con gli incassi del film, Spielberg fonda la Usc Shoah Foundation, l’organizzazione non profit che preserva la memoria dell’Olocausto.

orson welles

4. Ha acquistato la slitta di Orson Welles e gli Oscar di Clark Gable e Bette Davis
Negli anni Novanta Steven Spielberg investe sessantamila dollari per la slitta utilizzata da Orson Welles durante le riprese di Quarto potere e un milione di dollari per gli Academy Awards di Clark Gable per Accadde una notte e di Bette Davis per Paura d’amare e La figlia del vento.

Preservando la storia del cinema, l’autore fa dono delle tre statuette alla Academy of Motion Picture Arts and Sciences: “È un gesto estremamente nobile e generoso – ha dichiarato il presidente Robert Rehme – chi lavora nell’industria cinematografica non ama immaginare l’Oscar come un ornamento da mettere sul caminetto”.

pg13

5. Ha creato il Pg-13
Dopo le aspre critiche per le sfumature gore di Gremlins e Indiana Jones e il tempio maledetto, Steven Spielberg propone a Jack Valenti, il presidente della Motion Picture Association of America, di creare un Parental Guidance tra Pg e Restricted: “Credo che Pg-13 sia la giusta età per questa tipologia di film”, afferma Valenti rivoluzionando, su suggerimento di Spielberg, il sistema di censura della settima arte.

Il Pg-13, definito dal produttore di Poltergeist “Il Pg con un pizzico di salsa piccante”, è il target di pellicole che aspirano al grande pubblico come Harry Potter, The Avengers e i Guardiani della Galassia.

medal of honor

6. Ha ideato il videogame Medal of Honor
Negli anni Novanta Steven Spielberg dirige Hook – Capitan Uncino, Jurassic Park e Schindler’s List e crea l’iconica serie di videogame Medal of Honor. Prima di iniziare le riprese di Salvate il soldato Ryan, Spielberg idea uno spara-tutto sulla Seconda Guerra Mondiale. Il progetto viene bocciato dalla DreamWorks ma Spielberg non getta la spugna e presenta la prima bozza ai tavoli da disegno.

Nel 1999 esce per Playstation Medal of Honor. Un capolavoro che, scritto da Steven Spielberg e musicato da Michael Giacchino, influenza due decadi di entertainment videoludico.

spielberg caffè

7. Odia il caffè
Nonostante Steven Spielberg ami creature sui generis come alieni e T-Rex, odia il caffè. La bevanda prodotta e venerata da David Lynch è la kryptonite del regista di E.T. – L’extra-terrestre e Jurassic Park: “Non bevo caffè. Non ne ho mai bevuto una tazza in tutta la vita. Ne ho odiato il gusto sin da bambino”, afferma Steven Spielberg. Un regista che, senza un goccio di caffè, ha sviluppato innumerevoli capolavori cinematografici e televisivi.

spielberg crawford

8. Joan Crawford ha creduto in lui
Nel 1969, durante le riprese della serie antologica Mistero in galleria, la celebre Joan Crawford suggerisce a un reporter di “intervistare un ragazzo che un giorno sarebbe divenuto il più grande regista di tutti i tempi”. Il talento in erba è Steven Spielberg che, sul set del racconto soprannaturale Eyes, colpisce Joan Crawford con il suo straordinario genio creativo.

Dopo la breve esperienza in Mistero in galleria, i due artisti restano amici fino alla morte di Joan Crawford. La prima attrice ad aver visto nel ventitreenne Spielberg il regista di E.T. – L’extra-terrestre, Jurassic Park e Schindler’s List.

spielberg

9. Soffre di dislessia
Compiuti sessanta anni, Steven Spielberg scopre di soffrire di dislessia: “Non sono stato in grado di leggere per quasi due anni. Ero indietro rispetto alla mia classe e mi imbarazzava leggere davanti a tutti”. Un tormento che, durante l’adolescenza, lo spinge a rifugiarsi nella settima arte ed esprimere il suo talento creativo: “Non mi sono mai sentito una vittima. I film mi hanno aiutato. Credo che girarli fosse la mia via di fuga”.

Dai disagi vissuti con il suo ristretto gruppo di amici, nasce la banda di emarginati dei Goonies. Il capolavoro di un autore che, attraverso la magia della settima arte, continua a superare le difficoltà della vita.

Steven Spielberg Forbes

10. È uno degli uomini più ricchi della Terra
Inserito da Forbes tra gli uomini più ricchi di America, Steven Spielberg raggiunge il patrimonio-record di quattro miliardi di dollari dirigendo i franchise di Jurassic Park e Indiana Jones e producendo le saghe di Ritorno al futuro e Transformers. Successi estesi a pellicole che spaziano dall’adventure-family E.T. – L’extra-terrestre al dramma storico Schindler’s List.

In seguito a una scommessa vinta con l’amico e collega George Lucas, Steven Spielberg riceve il 2,5 per cento dei guadagni di Guerre stellari. Un classico che, incassando worldwide un miliardo di dollari, lo arricchisce di oltre quaranta milioni di dollari. Tra i prossimi progetti ci sono i sequel di Jurassic World, Tintin e Transformers, diretti da Juan Antonio Bayona, Peter Jackson e Michael Bay, e Indiana Jones 5 con Harrison Ford.

Compiuti settanta anni, Steven Spielberg è il sognatore di Hollywood. L’autore che, come le sue straordinarie creature, resta il più grande simbolo della magia del cinema.

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