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Il nome deriva dall’incrocio tra “campo di gioco” e “vicinanza”, ospita una capanna di legno, un fiumiciattolo, una casa sull’albero, dei trampolini. È Playborhood, il parco giochi in miniatura che un papà della Silicon Valley ha aperto nel giardino di casa e messo a disposizione di tutti.
L’iniziativa è di Mike Lanza, tre lauree a Stanford e un passato da imprenditore tech. Con la creazione del suo piccolo paese dei balocchi ha voluto dimostrare che un altro tipo di genitorialità è possibile. A Playborhood non ci sono adulti: i bimbi si autogovernano, si danno delle regole, prendono dei rischi e assumono delle responsabilità.
Il gioco come una palestra per diventare grandi è la teoria di Lanza, che ha scritto un libro e promette di portare presto la sua visione fuori dal giardino di casa.
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