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Las Vegas — Un anno dopo la presentazione della FFZERO1, Faraday Future è tornata a Las Vegas per il lancio della sua prima auto destinata al mercato: la FF91.
È stato un anno lunghissimo, per la startup californiana finanziata dai cinesi di LeEco, passata da azienda misteriosa a sfidante di Tesla numero uno, e ritorno nel mistero. Negli ultimi 12 mesi, Faraday Future è stata prima protagonista di una serie di assunzioni eccellenti di ingegneri in arrivo da Google, BMW e dalla stessa Tesla, poi al centro di diversi rumor su dimissioni, crisi finanziaria e possibili crack economici che hanno messo in dubbio il progetto dell’auto, oltre a quello della costruzione dell’impianto di produzione, previsto proprio qui in Nevada. Ma stasera un’auto Faraday Future l’ha mostrata davvero, anche se si tratta pur sempre di una pre-produzione di appena 12 esemplari, mentre la produzione vera e propria è prevista solo nel corso del 2018.
La FF91 sembra una station wagon schiacciata e allungata (misura 5,,25 metri), con ruote posteriori sterzanti, per accorciare lo spazio di manovra.
Le forme sono arrotondate fuori e futuristiche dentro, con sedili con funzione di ventilazione, riscaldamento e massaggio lombare, touchscreen sparsi in tutto l’abitacolo e videocamere e display al posto degli specchietti retrovisori. Le videocamere sui montanti laterali, poi, sono programmate per riconoscere i passeggeri in arrivo e sbloccare automaticamente le portiere con apertura a libro, impostando anche posizione dei sedili, illuminazione interna, ventilazione e musica secondo le preferenze si chi si mette alla guida.
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Grande protagonista di questa berlina elettrica è la luce, che ne colora le forme sia sul muso che sulla coda, oltre che nei profili interni. “Le nostre vite sono diventate molto digitali, le macchine non ancora”, ha detto Nick Sampson, Vice President of Engineering durante la presentazione. Un concetto molto simile a quello espresso anche da Chrysler poche ore prima, durante la presentazione del concept Portal.
Le prestazioni annunciate sono impressionanti: da 0 a 100 in 2,39 secondi, con una batteria da 130 KWh in grado di offrire un’autonomia di 600 chilometri, una funzione di ricarica rapida in grado di aggiungere 500 km in un’ora e una normale che raggiunge il 50% di carica in 4,5 ore anche con la rete domestica. Al centro del cofano spunta anche un sensore LIDAR a scomparsa, per offrire funzioni di guida semi-autonoma, come il robot valet, in grado di cercare posto e parcheggiare senza bisogno di qualcuno al volante.
Nonostante la produzione sia ancora lontana, la FF91 si può già prenotare: l’acconto di 5mila dollari è interamente rimborsabile, ma serve a Faraday Future per iniziare a far cassa, e probabilmente anche per avere una prima stima di quanti veicoli servirà produrre. Un approccio copiato da Tesla, ma al contrario dell’azienda di Elon Musk, chi prenota una FF91 non sa ancora quanto dovrà spendere per averla.
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