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Numeri importanti, che hanno permesso allo scalo lombardo di incrementare il traffico intercontinentale, raggiungendo i 4,79 milioni di passeggeri, crescendo di 50mila unità rispetto ai volumi del 2015.
Un trend in linea con le previsioni di Wto, come conferma Il Sole 24ore, che vede la Cina primo Paese per numero di viaggiatori oltreconfine dal 2020.
Per Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, diventa quindi determinante l’ampliamento dei diritti di traffico da parte di Chinese Civil Aviation, per permettere ad altri vettori del Dragone, come China Eastern o China Southern di operare nuovi collegamenti su Milano.