venerdì, Marzo 28, 2025

Non state guardando Crazy Ex-Girlfriend? Ecco perché dovreste

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Se Crazy Ex-Girlfriend vi è sfuggito, finora, o se addirittura non l’avete mai sentito nominare è probabilmente questione di tempo. Definita dalle testate di mezzo mondo, alla fine dell’anno scorso, come lo show più bello in onda in tv e già acclamata dalla critica e dai personaggi più influenti del panorama artistico mondiale, la serie tv co-creata da Rachel Bloom (anche attrice protagonista) e Aline Brosh McKenna (sceneggiatrice de Il diavolo veste Prada) nel suo genere rasenta il capolavoro.

La storia, in breve: Rebecca Bunch è una principessa ebrea di Park Avenue; ha un quoziente d’intelligenza superiore ai 170, ha studiato a Yale e Harvard ed è una brillante avvocatessa. La conosciamo quando vive a New York con uno stipendio di 500.000 dollari all’anno e decide, impulsivamente, di abbandonare tutto e trasferirsi in una cittadina ignota della California per inseguire (più o meno letteralmente) la sua ex fiamma adolescenziale.

Ok, state facendo spallucce e pensando che si tratta dell’ennesima commedia romantica? Leggete in basso e lasciatevi persuadere del contrario. Poi guardate Crazy Ex-Girlfriend su Netflix (dove è disponibile tutta la prima stagione da 18 episodi).

Il vero oggetto dello show sono le nevrosi…
All’apparenza, Rebecca è una ragazza come tutte le altre. Certo, è ricca e brillante ma già dal primo episodio siamo costretti a fare i conti con la sua strana condotta. Prende decisioni irrazionali ed è soggetta a continui attacchi di panico da cui si salva ricorrendo all’immaginazione: come viene ripetuto nella sigla a cartoni animati dello show, è “completamente rotta dentro” ed è la verità.

Crazy Ex-Girlfriend mostra la nuova vita di Rebecca a West Covina, ma soprattutto il suo viaggio interiore dalla nevrosi alla coscienza di quel che le è stato negato quando era una bambina.

…e come liberarsi da quelle nevrosi
Guarire dalle proprie debolezze
è questione di volontà: andare fisicamente da uno psicoterapeuta non è sufficiente se, tutto sommato, non si riesce a venire a patti con i propri limiti e non si decide di risolvere i propri problemi. Così, la vicenda di Rebecca è a tratti frustrante per lo spettatore: ogni brutta figura, ogni stratagemma messo in atto per evitare il difficile confronto della protagonista con se stessa e ogni urgente soluzione neppure cercata echeggia potente in chi guarda.

Non solo ci si riconosce nel dolore di Rebecca, mascherato abilmente dal personaggio quanto dalla sceneggiatura, ma si resta incollati allo schermo facendo il tifo per lei, e sperando che – in un mare di nevrosi latenti e manifeste – riesca finalmente a trovare la maniera di sconfiggere i suoi demoni. 

Sotto la lente di ingrandimento c’è il trauma da abbandono
Rebecca è stata abbandonata dal padre quando era piccola: era una ragazzina sveglia e capace con una madre difficile, sempre molto più matura della sua età fino a che la pena non ne ha bloccato, in un certo senso, lo sviluppo emotivo.

Da questo trauma nascono infiniti rivoli e accidenti di trama, ma nasce anche il patto tra lei e… noi. Le sue brutture hanno eco nelle nostre, non la giudichiamo mai, e proprio il fatto che sia una donna capace, caparbia, determinata e a tratti semplicemente geniale funziona da memento costante: “poteva capitare a te“, sembra ripetere lo show; perché Rebecca è davvero una di noi. 

È un musical senza una singola brutta canzone
Proprio così: Crazy Ex-Girlfriend è un musical in piena regola e ciascun numero canoro è destinato non solo a far ridere ma anche a raccontare chi è davvero Rebecca, come funziona la sua complicata testa. I testi delle canzoni, ancorate nei progressivi sviluppi di trama, sono molto divertenti; le coreografie imitano quasi sempre sequenze celebri del cinema o video delle più note popstar (troverete riferimenti a Gene Kelly e, poco dopo, a Beyoncé, Katy Perry e Shakira).

Ma nulla accade nella realtà: Rebecca è una Amélie Poulain senza i vezzi del cinema francese e, quando assistete a un numero musicale, sappiate che è la sua mente a trasformare un discorso, un avvenimento o un’intuizione difficile da gestire dal punto di vista emotivo in un momento catartico di melodia. Succede perché è intelligente, come si diceva.

Racconta una femminilità senza stereotipi
Calzamaglie troppo strette, disagi mestruali, voglia di sesso, malfunzionamenti del guardaroba, pressione percepita dello sguardo maschile, difficoltà nel liberarsi dei cliché tipicamente hollywoodiani, tanta intelligenza nel mostrare tutto questo e molto di più: Crazy Ex-Girlfriend è uno show dissacrante e illuminato, la cui missione è tra le altre spaccare – a colpi di senso dell’umorismo – la forma stretta di una femminilità ancora troppo legata a un’immagine imposta nella quale è sempre più frustrante infilarsi.

Rebecca è precisamente unica, anche in tutti i suoi guai. Perché, nonostante se ne accorga raramente, le persone che le stanno attorno la amano esattamente per quel che è.

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