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Althorp — “Ti spiace voltarti e distendere le braccia come se stessi per prendere il volo?”. Mentre parlo, la modella mi guarda contrariata, tanto che mi chiedo se il mio inglese non abbia fatto cilecca. Poi però si gira e ci prova, pur facendomi capire a gesti che il vestito, di un rosso acceso, ha spalline corte che in parte le bloccano i movimenti.
Decido di accontentarmi e scatto prima che perda la pazienza: è la mia prima foto con la GFX 50S, medio formato mirrorless nuova di zecca che Fujifilm aveva già svelato a Colonia durante il Photokina, e che ora dà in pasto a una sessantina di giornalisti insieme ad altre due belle novità: la X-T20 e la X100F.
Siamo in Gran Bretagna, ad Althorp, in una delle residenze della famiglia Spencer. Uno di quei luoghi dove ti rendi subito conto che nulla è ordinario, dall’estensione del parco circostante al numero di stanze e alla loro bellezza. Per non parlare della miriade di quadri e mobili pregiati che le arredano. Il luogo ideale dove allestire ben otto set fotografici per testare tutte le novità sfornate da Fujifilm, ovviamente dedicando la maggior parte dello spazio e del tempo al “pezzo forte” della nuova collezione. La GFX 50S pesa 825 grammi solo corpo, mentre quella che mi viene affidata monta un obiettivo GF 63mm F2.8 R WR (uno dei primi tre appositamente realizzati per la macchina e già disponibili) con attacco G Mount (di diametro pari a 65mm) con cui la macchina raggiunge i 1230 grammi. Tra le mani, l’ammiraglia di casa Fujifilm risulta incredibilmente leggera, maneggevole e compatta considerando il “motore” che monta sotto la scocca: un possente sensore da 43,8 x 32,9mm (Fujifilm G format) capace di ben 51,4 megapixel: un “bestione” avido di dettagli le cui dimensioni sono 1,7 volte quelle di un sensore full frame.
L’otturatore sul piano focale — la cui meccanica è garantita per 150mila scatti — raggiunge una velocità massima di scatto pari a 1/4000, che sale a 1/16000 quando si usa l’otturatore elettronico. La velocità di sincronizzazione flash invece è pari a 1/125 o inferiore. Per quanto riguarda invece il processore di immagine, ritroviamo una nostra vecchia conoscenza: l’X Processor Pro, già visto all’opera con la X-Pro2 e la X-T2 e che ora porta anche sulla GFX50S le efficaci simulazioni di pellicole come Acros e Velvia, oltre che il supporto alla registrazione video Full HD a 30 fps nella funzione Movie.
Mentre la nostra modella si prepara al prossimo scatto, guardo l’immagine visualizzata sull’LCD touchscreen posteriore da 3,2 pollici e 2,36 megapixel, inclinabile in tre direzioni. Con due dita allargo e sposto l’immagine per esplorarla nel dettaglio, piacevolmente stupito dall’inedita fluidità con cui riesco a navigare in un lungo e in largo un’immagine incredibilmente dettagliata. Sembra di toccare lo schermo di uno smartphone.
Un attento esame dello scatto conferma l’altissima definizione con cui lavora la macchina: il celebre ritratto di Lady D in cima alla scala è molto indietro rispetto al soggetto delle nostre inquadrature, ma impostando un’apertura molto stretta (complici le luci sapientemente disposte dal fotografo che cura il set), riesco incredibilmente a raccogliere dettagli significativi anche di quello. Alla faccia dell’esemplare di pre-produzione.
Certo, non mancano i difetti di gioventù, come l’AF un po’ incerto su alcune delle macchine in prova: si tratta comunque di problemi che — assicurano gli ingegneri Fujifilm — spariranno con la versione definitiva del firmware. Quest’ultimo consentirà infatti di sfruttare al massimo un AF basato su sistema a contrasto con 117 punti di messa a fuoco (9 x 13 estendibili fino a un massimo di 425 punti). Il punto di messa a fuoco si cambia utilizzando il mai troppo osannato joystick posteriore, adottato per la prima volta nella X-Pro2 un anno fa. In alternativa, gli utenti possono selezionare il punto di messa a fuoco operando sul touchscreen del display LCD.
Bello e sicuramente utile anche il piccolo display LCD da 1,28”, posto nella parte superiore della sezione comandi, e nel quale vengono mostrati i dati di esposizione principali come i valori del diaframma e il tempo di posa. Ottima inevece la resa del mirino elettronico da 3,69 megapixel che adotta un nuovo pannello “EL organic” da 0,5 pollici. Per realizzarlo sono stati utilizzati 5 elementi in vetro che aumentano l’ingrandimento del mirino fino a 0,85x, e in più è collegabile all’adattatore di inclinazione EVF-TL1 (venduto separatamente), con cui è possibile modificare l’angolo di visione rispetto alla fotocamera fino a un massimo di 90 gradi in orizzontale e di più e meno 45 gradi durante le riprese in posizione verticale.
Durante il resto della giornata c’è modo di provare anche le altre ottiche disponibili, ovvero la FUJINON GF32-64mm F4 R LM WR e la GF120mmF4 R LM OIS WR Macro. Queste restituiscono immagini sempre nitide, precise, quale che sia la condizione in cui ci troviamo a lavorare: che si tratti del set ambientato in una splendida camera da letto, dove luci morbide e soffuse esaltano la bellezza in stile anni ‘30 della modella Carla Monaco; oppure del set allestito da Luciano Romano, fotografo d’arte noto anche per i suoi ritratti di Roberto Bolle, che ci sfida a cogliere al volo l’attimo più intenso nella performance aerea di due ballerini (e non solo, come si vede di seguito).
Riguardando gli scatti alla fine di ogni sessione, noto che la nuova funzionalità colore Chrome Effect sembra mantenere le promesse, visto che è stata implementata per “per riprodurre toni e colori profondi in soggetti molto saturi”.
Riassumendo, Fujifilm ha investito tre anni di lavoro per creare una macchina che unisce la “potenza” di fuoco del medio formato – finora relegata agli studi fotografici – con la versatilità delle full frame, e lo ha fatto senza rinunciare a leggerezza e compattezza proprie di una mirrorless. Il risultato è una fotocamera estremamente interessante e dalle grandi potenzialità, che rende relativamente accessibile (per poco più di 7mila euro solo corpo) il medio formato tanto a professionisti, quanto a prosumer senza vincoli di budget.
Fujifilm GFX 50S e le ottiche saranno disponibili da fine febbraio. La GFX 50S costerà 7.115 euro IVA inclusa, mentre il Fujinon GF63MM sarà disponibile a un prezzo di 1.625 euro IVA inclusa. Per il GF32-64MM ci vorranno 2.545 mentre per il GF120MM bisognerà salire a 2.955, sempre IVA inclusa.
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