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Dallo scorso 2 gennaio, il nuovo testimonial di Vodafone Italia è Patrick Dempsey, l’ex dottore rubacuori di Grey’s Anatomy, protagonista insieme a Renée Zellweger e a Colin Firth dell’ultimo film di Bridget Jones e sex symbol per acclamazione.
Le gag di Bruce Willis, volto del brand di telecomunicazioni fino all’anno scorso, cedono il passo a una narrazione – nelle pubblicità, che ci crediate o no, c’è anche questo – più normale e quotidiana, in cui la famiglia si ritrova a vivere accanto al personaggio famoso che, armato – quasi letteralmente – di cucciolo, ammiccando o limitandosi a sorridere, riesce a convincere madre e figli, a mettere in un angolo il padre e a ergersi, maschio alpha, sul branco.
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Attenzione però: nello spot Vodafone c’è di più. C’è una sottile – e nemmeno tanto velata, se ci fate attenzione – critica al sistema piramidale in cui viviamo: al fatto che un uomo che non parla, che non si esprime, che non abbozza nemmeno una parola come, invece, faceva Willis, sia comunque osannato e riverito.
E infatti, tempo qualche spot, ed è il papà – “ehi, grandissimo!” – che diventa l’eroe: “è merito tuo – dice la voce fuori campo – se”. Il meccanismo narrativo si ribalta, Dempsey diventa solo l’altro piatto della bilancia, un contrappeso per far passare un’altra idea, molto più importante: è il cliente Vodafone il vero vincente; quello che ha capito quali sono le cose fondamentali nella vita (la fibra); che è riuscito a guadagnarsi il rispetto di moglie e figli per le sue azioni sul campo (l’istallazione della fibra).
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“A meno che non arrivi Patrick Dempsey”. Sì, insomma: è praticamente impossibile che tu, papà e istallatore di Adsl, venga surclassato da qualcuno. L’equilibrio familiare, anche per questa volta, è salvo. “Vedi che sei un grandissimo?”. No, dico: lo vedi? “Se n’è accorto pure Patrick Dempsey”, lui, l’Equalizer; “va a finire che questo – continua la voce fuori campo – ti chiede pure l’autografo”. Assurdo, ma possibile. Se passi a Vodafone, non c’è niente che ti possa fermare. Sono le piccole cose di ogni giorno – come può essere aggiungere la linea ultraveloce in casa propria – che fanno di te il vero divo.
Questo spot è solo l’ultimo di una lunghissima serie in cui il messaggio centrale è quello di riportare in auge la normalità del pater familias. Mentre su Internet gli spot girano e viaggiano a un’altra velocità, in televisione si cerca (se con fortuna oppure no, possono dirlo solo i clienti) di mantenere lo status quo di una società stabile, ancorata a un certo tipo di valori. Non ci credete? Ma se se n’è accorto pure Patrick Dempsey!
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