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“City of stars, are you shining just for me?”, canta Sebastian in La La Land, il cult di Damien Chazelle che riporta il musical contemporaneo ai fasti di Fred Astaire e Ginger Rogers. Nelle sale italiane dal 26 gennaio 2017, il film con Ryan Gosling ed Emma Stone racconta la storia d’amore tra un pianista jazz e un’aspirante attrice nella Los Angeles dei folli e dei sognatori. Un dramma romantico che, dopo il trionfo ai Golden Globes, ripete il successo di Eva contro Eva e Titanic ottenendo 14 nomination agli Oscar 2017.
La La Land è un musical ricco di colori pastello e coreografie sognanti che incanta dal brillante prologo al nostalgico epilogo. Un capolavoro che, cullato dalle ipnotiche melodie di Justin Hurwitz, ridefinisce il musical tra classicismo e modernità.
In occasione dell’uscita di La La Land, ecco 10 musical da rivedere prima della straordinaria pellicola con Ryan Gosling ed Emma Stone:
10. Un americano a Parigi
Dall’unione tra una romantica storia d’amore e il più classico dei musical degli anni Cinquanta nasce Un americano a Parigi, il cult di Vincente Minnelli con Gene Kelly, Oscar Levant e Georges Guétary.
Ispirato dall’omonimo poema sinfonico di George Gershwin, Un americano a Parigi vince sei Oscar e consacra il musical tra le più alte forme d’arte dell’entertainment mondiale.
Tra coreografie leggendarie, scenografie intramontabili e guizzi kitsch, Minnelli ricrea la magia impressionista dei dipinti di Pierre-Auguste Renoir e Henri de Toulouse-Lautrec.
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Un tripudio di musicalità ed emozioni che rivive nello spirito retrò del sognante La La Land di Damien Chazelle.
9. Grease
Meno classico di Un americano a Parigi ma altrettanto simbolico è Grease, il cult di Randal Kleiser con John Travolta e Olivia Newton-John. Tratto dall’omonimo spettacolo di Jim Jacobs e Warren Casey e ambientato nell’America dei giubbotti di pelle e del rock’n’roll da jukebox, Grease è uno dei musical di maggior impatto culturale della settima arte.
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Tra brani iconici e interpreti in stato di grazia, Grease rompe le convenzioni di Hollywood e seduce al ritmo di Summer Nights e You’re the One That I Want. L’indimenticabile hit che, accompagnando la trasformazione della timida Sandy nella bad girl di Danny, consacra una delle sequenze-simbolo del musical contemporaneo.
8. Chicago
Il regista e coreografo statunitense Rob Marshall dà nuova linfa al musical cinematografico con Chicago, il film nato dalle ceneri dell’omonimo spettacolo di Bob Fosse del 1975.
Interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones e Richard Gere e premiato con sei Oscar come l’antesignano Un americano a Parigi di Vincente Minnelli, Chicago racconta la scalata al successo delle assassine Roxie Hart e Velma Kelly nell’America degli anni Venti. Un cult che, arricchito da classici jazz e da un tris di star dominato dal premio Oscar Catherine Zeta-Jones, cristallizza su pellicola il sapore del proibizionismo e l’ossessiva dipendenza dalle luci dello show business.
7. Moulin Rouge
“The greatest thing you’ll ever learn is just to love and be loved in return”, canta Christian in Moulin Rouge, l’iconico musical di Baz Luhrmann con Nicole Kidman ed Ewan McGregor. Ambientato nei primi anni del Novecento, Moulin Rouge contrappone allo spirito bohémien della pittoresca Parigi, il respiro ultramoderno di Baz Luhrmann e i successi della musica contemporanea.
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Elton John, Madonna, David Bowie e Whitney Houston sono solo alcuni degli artisti omaggiati da un cult che, tra classicismo e modernità, conquista otto nomination agli Academy Awards 2002. Un tripudio di follia, modernità, colori ed emozioni che, arricchito dalle sfarzose scenografie (premiate con l’Oscar) di Catherine Martin e Brigitte Broch e dalle iconiche performance di Come What May ed El Tango de Roxanne, dona al musical una nuova identità.
6. The Rocky Horror Picture Show
Tra i musical più sorprendenti dell’entertainment passato e contemporaneo c’è The Rocky Horror Picture Show, il cult con Tim Curry e Susan Sarandon tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Richard O’ Brien. Il controverso capolavoro di Jim Sharman racconta la storia di due promessi sposi che, accolti dal misterioso Dr. Frank-N-Furter, assaporano il fascino del male.
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Tra l’ironica rappresentazione del mito di Frankenstein, l’immortale colonna sonora rock e l’irresistibile performance di Tim Curry, The Rocky Horror Picture Show è un elogio alla libertà sessuale e una critica al castrante convenzionalismo americano. Un musical grottesco che, arricchito dalle hit Time Warp e Sweet Transvestite, ha ancora oggi uno straordinario valore cinematografico e musicale.
5. Il mago di Oz
La nostalgica Over the Rainbow interpretata da Judy Garland nel classico di Victor Fleming del 1939 è uno dei brani più celebri della storia del musical. Ispirato al romanzo di L. Frank Baum, Il mago di Oz racconta la magica avventura di Dorothy in un mondo abitato da spaventapasseri parlanti, uomini di latta e streghe malvagie. Un’opera che, tra personaggi fantasiosi e scenografie sognanti, entra tra i capolavori del cinema fantastico.
Dal 2011 Il mago di Oz è un musical di Broadway accompagnato dalle melodie di Herbert Stothart, Harold Arlen ed E.Y. Harburg (premiati nelle categorie miglior colonna sonora e miglior canzone originale agli Academy Awards 1940) e da nuovi brani composti da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.
4. Tutti insieme appassionatamente
Tratto dallo spettacolo di Broadway The Sound of Music di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, il classico di Robert Wise conquista cinque premi Oscar nel 1966 e consacra Julie Andrews un’icona del cinema mondiale.
Contraddistinto dalle splendide musiche di Rodgers e dalle brillanti idee di regia di Wise, Tutti insieme appassionatamente unisce il respiro disneyano alle sfumature storiche del 1938. Un classico che, inserito tra i più alti incassi della storia del cinema e messo in scena nei teatri di tutto il mondo, incanta al ritmo di Do-Re-Mi e The Sound of Music a cinquantadue anni dalla release statunitense.
3. Cabaret
Unendo l’elegante regia di Bob Fosse, la grinta artistica di Liza Minnelli e il drammatico contesto storico del nazismo, Cabaret racconta la vita di una cantante jazz nella Berlino degli anni Trenta.
Premiato con otto Oscar tra cui Miglior Attrice e Miglior Film agli Academy Awards del 1973, Cabaret segna la massima espressione del cinema di Fosse e consacra la Minnelli la diva del musical contemporaneo. Un capolavoro che, inserito dall’American Film Institute tra i migliori film di tutti i tempi, emoziona attraverso le indimenticabili performance di Joel Grey e Liza Minnelli sulle note di Willkommen e Mein Herr.
2. West Side Story
Liberamente ispirato a Romeo e Giulietta di William Shakespeare, West Side Story traspone su pellicola uno dei più sensazionali musical di Broadway. Jerome Robbins e Robert Wise dirigono la tragica storia d’amore tra Maria e Tony, due ragazzi divisi dalle rivalità tra le bande degli Sharks e dei Jets.
Contrapponendo i colori sgargianti, il respiro corale e le coreografie impeccabili alla mortale tragicità dell’amore, West Side Story conquista tre Golden Globes, dieci Premi Oscar e un posto d’onore nel National Film Registry.
Musicato da Leonard Bernstein, il classico del 1961 trascende in immagini le immortali performance di Natalie Wood e Richard Beymer, le simboliche note di Maria e America e il sogno di uguaglianza e libertà.
1. Cantando sotto la pioggia
Diretto da Stanley Donen e Gene Kelly e interpretato dallo stesso Kelly con Donald O’Connor e Debbie Reynolds, Cantando sotto la pioggia è la massima espressione del musical classico. Nel 1952 la star di Un americano a Parigi recita, balla, canta e coreografa la brillante storia d’amore ambientata negli anni che segnano la fine del cinema muto e l’avvento del sonoro.
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Nominato ai Premi Oscar 1953 per la Miglior attrice non protagonista e la Miglior colonna sonora e conservato nella Libreria del Congresso degli Stati Uniti, Cantando sotto la pioggia è uno dei musical più citati, parodiati, ripresi e omaggiati della settima arte. Un instant classic che, dominato dall’iconica coreografia di Gene Kelly sulle note di Singin’ in the Rain, dà vita al cinema dei sogni ridefinito da Chazelle nel poetico La La Land.
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