Questo articolo è stato pubblicato da questo sito


Pubblichiamo qui un breve estratto del primo capitolo del libro Spia nella Rete – piccolo manuale delle indagini digitali del giornalista, consulente d’informatica forense (e collaboratore di Wired) Riccardo Meggiato, appena uscito per Apogeo. Tutti i diritti riservati ad Apogeo.
———————————————————————–
A questo punto immagino che tu ti senta invulnerabile, perché qualcuno ti ha insegnato a impostare le opzioni della privacy del browser o del tuo social network preferito, ma la cattiva notizia è che non basta. Se si fa un uso normale di Internet, pur con tutte le accortezze del caso, si lasciano sempre delle orme.
Per ogni notizia cattiva, però, ce n’è una buona: anche gli altri lasciano orme.
E grazie a queste è possibile seguirli, rintracciarli, osservarli. Imparare tutto sulle orme digitali è il modo più semplice ed efficace per scoprire ogni cosa di un qualsiasi utente di Internet. Non tutti espongono i propri dati alla stessa maniera, lo so bene, ma non esiste individuo che resista alla civetteria di mostrarsi in Rete. Ed è da questo principio che parte la nostra analisi.
Organizzare il lavoro
Quando desideri sapere qualcosa di qualcuno, è necessario che tu ti imponga una metodologia rigorosa.
Leggi anche
Il consiglio è di iniziare dagli strumenti più semplici (i motori di ricerca), passare poi a quelli intermedi (i social network) e, infine, approdare ai più complessi.
A volte si tratta di strumenti che vanno più in profondità su un servizio specifico, altre di strumenti a pagamento degni di un vero investigatore. Il motivo di quest’ordine è meno banale di quel che puoi credere: non occorre spremersi le meningi per chi ha poca cura dei propri dati.
Se basta una banale ricerca su Google per sapere tutto o quasi di una persona, è chiaro che ha già esposto quel che ti serve senza bisogno di carpirlo in altro modo. È molto probabile che scavare ancora sia solo una perdita di tempo e non ti porti altre informazioni utili.
Funziona come uno striptease: se si buttano subito all’aria tutti i vestiti, resta ben poco da scoprire ancora
Al contrario, chi è schermato alle ricerche più banali, forse ha qualcosa da nascondere. O qualcosa di così importante da non volerlo mostrare troppo. O, semplicemente, ama la privacy (dovresti farci amicizia, sono persone ormai rare). In questi casi, può avere senso sfruttare strumenti avanzati.
Ricorda che, a meno che tu sia dotato di una quantità di tempo illimitata, effettuare ricerche su un soggetto è sempre una questione di rapporto tra benefici e costi. Più è elevato, e più ha senso perseverare. Altrimenti, meglio lasciar perdere o passare a un altro obiettivo.
Indagare su un soggetto è un’attività che non va mai improvvisata. Nei casi migliori rischi di perdere un sacco di tempo, in quelli peggiori di farti beccare. Per fortuna, in questo libro trovi anche tutto quel che serve per organizzare la tua indagine, piccola o grande che sia.
Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?