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Sfruttando le maree e le fluttuazioni del campo magnetico terrestre, gli scienziati sperano di capire quanto si stanno scaldando le grandi masse d’acqua
Sappiamo che la Terra si sta riscaldando e che buona parte di questo calore viene assorbito dagli oceani. Fare valutazioni quantitative però è difficile, perciò gli scienziati della Nasa hanno dovuto escogitare un metodo ingegnoso per poter ricavare delle informazioni utili sulle temperature delle grandi masse d’acqua.
Una possibile soluzione sembra essere arrivata dalle maree, sfruttando le osservazioni satellitari del campo magnetico terrestre per misurare il calore immagazzinato nel mare. L’acqua salata infatti è un buon conduttore elettrico, quindi lo spostamento di grandi masse oceaniche provoca lievi fluttuazioni del campo magnetico terrestre. Si tratta di variazioni piccole, ma già rilevate in una serie di eventi che comprendono il moto ondoso, gli tsunami e – appunto – le maree. Le fluttuazioni magnetiche dovute alle maree dipendono dalla conducibilità elettrica dell’acqua, che a sua volta varia con la temperatura.
Questo nuovo metodo potrebbe essere il primo a fornire una misura accurata del riscaldamento globale degli oceani, con una misura complessiva che include tutte le profondità.
(Nasa)
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