Ryanair e gli agenti di viaggio, un rapporto in evoluzione? Forse. Ma mai del tutto. Michael O’Leary, ceo della low cost irlandese, a margine della presentazione a Malpensa del nuovo operativo invernale 2017-18, spiega: «Attualmente stimiamo in un 10%-15% il transato da parte delle agenzie di viaggio, che passa attraverso il gds. Non si tratta esattamente di una vera relazione: non lavoriamo con gli agenti, ma neppure lavoriamo contro di loro. In particolar modo, quando si tratta di mercati come quello italiano dove molti consumatori preferiscono affidarsi ad un agente di viaggio per le proprie prenotazioni. In questo ambito cerchiamo di aiutarli a proporre ai clienti le soluzioni migliori, con le tariffe più basse. Va detto, comunque, che anche in Italia la maggior parte delle prenotazioni viene effettuate via web o via smartphone. Credo che il futuro per gli agenti di viaggio non sarà ovviamente indirizzato al booking di voli corto raggio o point-to-point, bensì gli adv potranno avere un ruolo nell’incoraggiare i cliente a viaggiare sul lungo raggio e nel fornire loro una consulenza sulle connessioni».
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