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L’Agenzia Spaziale Europea ripercorre gli ultimi vent’anni di lavoro alla ricerca di pianeti al di fuori del Sistema Solare. Ecco che cosa speriamo di trovare
Il conteggio degli esopianeti, ossia dei pianeti esterni al nostro Sistema Solare, è già salito fino a 3.559. Secondo gli esperti, però, in tutta la Via Lattea potrebbero essercene miliardi. Ripercorriamo insieme agli scienziati dell’osservatorio astronomico di Ginevra tutta la storia di questa affascinante caccia spaziale. Il primo esopianeta scoperto è stato battezzato Giove caldo perché orbita molto vicino alla propria stella ed è composto prevalentemente da gas. Era il 1995, e questa scoperta da parte di Michel Mayor dell’università di Ginevra ha dato origine a una rivoluzione nel campo dell’astronomia.
A oltre vent’anni di distanza, la ricerca si sta concentrando sugli esopianeti più piccoli, magari rocciosi come la Terra e con una possibile presenza di acqua. Molti pianeti extrasolari non sono osservabili direttamente a causa della luce delle loro stelle, quindi l’osservazione indiretta avviene grazie alle piccole eclissi causate dal pianeta stesso oppure ai minuscoli spostamenti delle stelle generati dalla gravità.
Grazie a strumenti come Plato e lo spettrografo Espresso speriamo di accelerare la ricerca, nel tentativo di trovare un pianeta con acqua liquida e atmosfera respirabile: una sfida di dimensioni epiche. Per questa caccia interstellare serviranno precisioni estreme dei sistemi di misura, e anche un po’di fortuna.
(Esa)
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