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L’innovazione tecnologica ha toccato tutti i settori, non da ultimo quello della cucina. In attesa che sensori IoT, domotica e elettrodomestici iperconnessi diventino una presenza consolidata nella vita di ciascuno di noi, esistono una serie di device che ricoprono un ruolo già fondamentale nella cucina di tutti i giorni. Smarthphone e tablet sono di fatto diventati veri e propri assistenti in cucina, fonte inesauribile di ricette nuove, vecchie, rivisitate, e qualche volta dimenticate.
Questa svolta tech coinvolge anche la cucina italiana che, come si sa, è ricca di tradizioni che si diffondono quotidianamente nel mondo, anche grazie all’innovazione digitale. Fonte di notorietà per la cultura culinaria del bel paese è sicuramente Pellegrino Artusi, autore, critico e gastronomo romagnolo del XIX secolo.
Ancor più che una persona, Pellegrino Artusi è stato un libro, o meglio, una raccolta di ricette. La Scienza in cucina, opera pubblicata nel 1891, contribuì infatti a costruire l’identità più radicale e antica della cultura culinaria italiana.
Con semplicità e chiarezza espositiva, Artusi volle collezionare le ricette tramandate di regione in regione e restituirle a cuochi e cuoche nell’unica lingua italiana. Un vero e proprio impegno civile per fare dell’alimentazione e della gastronomia un valore identitario da diffondere nel mondo.
La Scienza in cucina è sicuramente l’opera sulla cucina italiana più letta e famosa, tanto che è stata tradotta in 40 lingue e la sua diffusione continua ancora oggi.
Negli anni ‘30 il libro di Artusi, che contiene ben 790 ricette, fu più letto de I promessi Sposi.
Le ricette artusiane sono proprio la fonte di ispirazione di #ArtArtusi hackathon, un evento gratuito dedicato allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per la promozione delle tradizioni culinarie italiane. Il 18 e 19 febbraio a Forlì developer, marketer, designer, maker e amanti del buon cibo parteciperanno ad una maratona di idee per ideare proposte software e hardware che ridiano visibilità al patrimonio culinario artusiano.
Che sia sotto forma di app, blog o website, La Scienza in cucina si prepara a vivere una seconda vita, dove gli strumenti cambiano ma i contenuti e le tradizioni rimangono quelli che un intero popolo conosce e condivide. I nuovi canali di comunicazione promettono dunque di mantenere viva la tradizione culinaria artusiana ancora molto, molto a lungo.
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