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Oculus infatti si è salvata dal capo d’imputazione più grave dei sette mossigli da ZeniMax, vale a dire la violazione del segreto industriale. “La tecnologia è la base del nostro settore e consideriamo il furto della proprietà intellettuale una cosa grave. Apprezziamo il verdetto della giuria e l’impegno a pagare la multa”, ha commentato il Ceo di ZeniMax, Robert Altman.
“Il cuore di questo caso era se Oculus avesse rubato i segreti industriali di ZeniMax e la giuria si è espressa in nostro favore” ha sottolineato invece un portavoce di Oculus.
In tutta la storia è John Carmack a uscire vincitore. Il celebre creatore di Wolfenstein 3D e Doom, oggi CTO di Oculus, è stato giudicato innocente dalla giuria statunitense.
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