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La questione ruota attorno alla partecipazione della giornalista di Sky Diletta Leotta al Festival. Lo scorso settembre la Leotta è stata protagonista delle cronache in quanto alcuni hacker rubarono dal suo profilo “iCloud” alcune sue foto e alcuni suoi video privati, che furono anche diffusi in rete e pubblicati da alcuni siti (sulla vicenda la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico, al momento a carico di ignoti).
La Leotta è stata invitata sul palco dell’Ariston proprio come vittima e quindi testimone di una violazione della privacy avvenuta in rete, un episodio che si avvicina a quelli di cui sono state protagoniste molte ragazze comuni che hanno visto la propria vita rovinata nel momento in cui le proprie immagini private sono state diffuse in rete.
Un tema molto delicato visto che nell’ultimo periodo alcune ragazze sono arrivate a togliersi la vita per quanto accaduto.
La giornalista di Sky ha quindi lanciato un appello affinché chi subisce una violazione della privacy si faccia coraggio e denunci l’accaduto alle forze dell’ordine.
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Fin qui tutto bene, senonché la conduttrice Rai Caterina Balivo ha twittato una critica nei confronti dell’abbigliamento della Leotta: secondo la Balivo, infatti, essendosi presentata con una gonna con un ampio spacco, la giornalista di Sky non avrebbe dovuto parlare di privacy.
Il pensiero della Balivo è stato condiviso da altri twittatori, più o meno noti.
Le critiche a Diletta Leotta
Le critiche a Diletta Leotta
Le critiche a Diletta Leotta
Le critiche a Diletta Leotta
Le critiche a Diletta Leotta
Le critiche a Diletta Leotta
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Non ci stanno se e non ci stanno ma: ciò che ha detto la Balivo è sbagliato. La Leotta, come tutte le ragazze, ha il diritto di scegliere cosa mostrare e a chi mostrarlo. Salire sul palco dell’Ariston e mostrare a tutt’Italia una coscia è una scelta, così come quella di inviare una foto in topless al proprio fidanzato, ma il rendere pubblico quella stessa foto che era stata consegnata ad un preciso destinatario è invece una violazione della privacy.
Attaccare Diletta Leotta oggi significa giustificare un violentatore domani. Indossi la gonna con lo spacco? Allora se ti rubano le foto non ti puoi lamentare.
Indossi la minigonna? Allora se ti violentano te la sei cercata.
La violenza è sempre violenza; la violenza non si giustifica, la violenza si combatte.
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