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La sonda Orbiting carbon observatory della Nasa ne ha monitorato le concentrazioni a partire dal 2014. La mappa 3D in questo video
La quantità di CO2, principale responsabile del cosiddetto effetto serra, nella nostra atmosfera, è strettamente legata alle nostre attività industriali e, precisamente, al largo uso di combustibili fossili.
Grazie anche al lavoro delle agenzie spaziali, è oggi possibile valutarne l’andamento rispetto agli anni passati, o anche le differenze stagionali, così come localizzare le maggiori aree di emissione del Pianeta. Come? Per esempio, elaborando i dati del satellite Orbiting carbon observatory della Nasa, che ne ha monitorato le concentrazioni a partire dal 2014, e costruendo modelli come quello che vedete in questo video: una vera e propria mappa in 3D che non solo ne rivela la distribuzione attorno al globo, ma che rende possibile anche compiere previsioni per i mesi a venire.
Ti è piacuto? Guarda anche un secolo di riscaldamento globale in un video della Nasa.
(Nasa)
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