giovedì, Marzo 27, 2025

Daymare: 1998, il videogioco horror all’italiana cerca fondi su Kickstarter

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La storia di Daymare: 1998 e dei suoi sviluppatori, Invader Studios, è senza dubbio peculiare. Sarebbe perfetta per uno di quei film americani in cui il gruppetto di sconosciuti alla fine trionfa contro ogni aspettativa. Invader Studios è il classico studio italiano che milita nelle varie manifestazioni italiane dedicate al coding, qualche progetto interessante, talento e buone idee, ma sfondare in questo settore, soprattutto in un mercato embrionale come quello italiano, può essere tosta. Il team però ha anche una profonda e viscerale passione per i videogiochi survival horror vecchio stile, ovvero quelli in stile Resident Evil.

Questa passione nel 2015 sfocia in una vera propria dichiarazione d’amore: un remake di Resident Evil II con l’Unreal Engine 4 fatto così bene da catalizzare l’attenzione di tutta la stampa del settore. Un bagno di folla così grande non poteva passare inosservato neppure a Capcom, che di Resident Evil detiene i diritti. Capendo lo spirito dell’iniziativa, Capcom non si limita a far parlare gli avvocati, ma invita tutto il team in Giappone per congratularsi con loro e aiutarli nello sviluppo di un progetto che sia un omaggio alla saga di Resident Evil senza rischiare una causa per violazione del copyright.

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Dal quel viaggio formativo nasce Daymare: 1998 ovvero un omaggio alle atmosfere e alle meccaniche dei survival horror di vent’anni fa, ma riviste in chiave moderna e con qualche elemento puzzle in più. Con l’occasione Invader Studios inizia a fare realmente sul serio, amplia e consolida l’organico e si dota di una struttura adatta per giocare al tavolo dei grandi.

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Dopo l’annuncio il gioco è stato presentato alla Gamesweek e in altri eventi dedicati allo sviluppo indipendente, riscuotendo un discreto successo di pubblico e critica, un feedback che ha spinto Invader Studios a tentare la strada del crowdfunding su Kickstarter.

Gli sviluppatori chiedono 180mila euro per completare il progetto entro l’estate del 2018. Per adesso ne hanno raccolti circa 10mila, ma mancano ancora ben 29 giorni per raggiungere il traguardo.

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Tra gli obiettivi della campagna, c’è anche la possibilità di portare il gioco anche su PlayStation 4 e Xbox One. La cifra donata, però, dovrà raggiungere la soglia dei 300mila euro complessivi. Con 240mila euro, invece verrà ingaggiata Akari Kaida, storica compositrice di Capcom, che ovviamente ha già curato le colonne sonore di Resident Evil, ma anche Dino Crisis e Onimusha.

Se vi piacciono i survival horror o se l’idea di aiutare gli sviluppatori italiani vi rende orgogliosi adesso sapete come fare.

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