«Il 2016 è stato un anno di svolta – dichiara Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Lines -. Abbiamo registrato una crescita di 700.000 passeggeri su tutto il gruppo, all’interno della quale va sottolineata l’ottima performance del marchio Grimaldi Lines, grazie in particolare all’intraprendenza della coraggiosa strategia portata avanti sulla Sardegna». Infatti se il mare Italia si conferma meta regina del momento, i collegamenti verso l’Isola hanno fatto la parte da leone nel network della scorsa estate. «Con la Sardegna è stata una sfida che abbiamo vinto, supportati anche da una certa politica commerciale che ci ha consentito di promuovere offerte low cost, così da rendere la destinazione alla portata di un’utenza sempre più ampia. Oggi forti di questa esperienza vantiamo una tariffazione sulla Sardegna altamente competitiva, con quote di circa un 10,20% in meno rispetto alla media delle tariffe disponibili sul mercato». Il gruppo ha chiuso il 2016 con un fatturato complessivo di 3 miliardi di euro, in cui la voce passeggeri rappresenta il core business. «Siamo impegnati in termini di sviluppo su differenti fronti, il concetto di dinamicità ci appartiene e definisce sempre più la nostra mission: sono in arrivo nuove navi ma non per il comparto passeggeri, qui però riposizioneremo alcuni traghetti, non va dimenticata in tale direzione l’operazione che vede il gruppo impegnato in un’ottica di acquisizione della compagnia grecaHellenic Seaways». Le rotte sulla Spagna tengono bene, insieme alla Grecia, «dove però il booking si muove tradizionalmente dopo la Pasqua». Riprende quota, seppur timidamente, il Marocco per un turismo soprattutto d’avventura con la (nuova) linea Barcellona – Savona – Tangeri, mentre la Tunisia rimane il fanalino di coda.
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