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Una schermata di Tinder (profili verificati)
Qualsiasi cosa riserve a Snapchat il futuro, una cosa è certa: le sue funzioni continueranno ad alimentare quelle di altre app, costantemente. È così per Instagram, lo sta diventando per Facebook e ora, a raccogliere l’eredità (che l’app di Spiegel tenta di tenere stretta tra i denti), c’è Tinder.
Il giro è un po’ più complesso, perché quello che ha fatto l’app di dating è stato comprare una società, Wheel, che si presenta come una piattaforma collaborativa per creare “video storie”.
Secondo quanto riferito da Business Insider, la discussione dell’azienda – i cui 4 dipendenti si sposteranno nel quartier generale di Tinder – con l’applicazione per incontri è iniziata già da qualche mese, anche se i termini dell’accordo non sono stati rivelati. Paul Boukadakis, co-fondatore di Wheel, ha però spiegato che è stata la comunione di intenti a unire le due realtà: “Ciò che stavamo facendo noi in tema di contenuto riguardava connettere i giovani sulla creazione collettiva.
C’era molta sinergia tra ciò che stavamo facendo noi e ciò che stavano facendo loro”, ha commentato.
Quello che l’app per adesso ha dimostrato di saper fare, è invogliare la creazione di video intorno a temi specifici: come Tinder decida di integrare le sue abilità – di creazione da un lato, e aggregazione dall’altro – è tutto da vedere.
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