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Non solo startup, ma anche imprese di medie e grandi dimensioni stanno introducendo la figura del Growth Hacker o stanno lentamente costruendo un team di Growth Hacking all’interno del proprio organico.
L’obiettivo? Ottimizzare i processi di Digital Marketing focalizzandosi sulla crescita dell’azienda e sulla generazione di lead, della base utenti, attraverso Seo, Sem, Social Adv, Native Advertising, Direct Email Marketing, A/B testing e continua analisi dei dati: un arsenale di strategie che fanno del Growth Hacker l’arma segreta di tutte le aziende di successo.
La stessa PayPal nei primi anni del 2000 ha ottenuto una crescita giornaliera del 10%, grazie ad un semplice ma intuitivo referral program, raggiungendo in poco tempo una user base di oltre 100 milioni di utenti. Secondo David O Sacks, all’epoca COO di PayPal, gli utenti venivano inizialmente pagati per invitare i propri amici. Aprendo un nuovo account i nuovi clienti ricevevano 20 dollari e altri 20 se invitavano un amico: soldi reali che potevano letteralmente spendere.
Gli incentivi del referral program sono costati all’azienda ben 60 milioni di dollari, tutti ben ripagati, considerando che PayPal nel 2015 è stata valutata 46,6 miliardi di dollari.
Nello specifico cosa fa un Growth Hacker?
Il Growth Hacker progetta e ottimizza un funnel, il cosiddetto AARRR (Acquisition, Activation, Retention, Revenue, Referral) e definisce le proprie campagne di marketing in base a molteplici obiettivi, grazie a un’analisi costante dei dati raccolti e dei test realizzati in ogni fase del processo.
Ma a cosa si riferiscono le diverse fasi di questo funnel?
1. La prima fase è quella dell’Acquisizione, grazie alla quale l’utente, intercettato all’interno della propria community, viene acquisito sul proprio sito attraverso tutti quei canali utili a generare lead: pubblicità online, social media, Direct Email Marketing, SEO, partnership o pubblicità tradizionale.
2. La seconda fase è quella dell’Attivazione: il cliente si affeziona al servizio o prodotto che ha potuto conoscere sul sito.
3. Segue la fase di Retention: il cliente soddisfatto deve essere invogliato a ritornare o ad acquistare nuovamente. Come? Rimanendo aggiornato rispetto all’evolversi del progetto e alle novità dei prodotti offerti.
4. La fase di Revenue corrisponde alla monetizzazione vera e propria ed è quella cui spesso le aziende puntano come obiettivo primario, senza considerare però tutte le fasi precedenti.
5. La fase del Referral è tra le più importanti: al cliente il prodotto o il servizio piace così tanto che ne parla con altre persone: amici o conoscenti appartenenti alla sua stessa community (ed è proprio su questo punto del funnel che PayPal ha lavorato!).
E ciò che contraddistingue un vero Growth Hacker da un semplice Marketer è impostare ognuna di queste fasi su una sperimentazione continua. Ciò che davvero conta per differenziarsi dai competitor, è saper pensare fuori dagli schemi. Il Growth Hacking è un mindset, uno status mentale preciso, una modalità di approccio che propone soluzioni innovative a problematiche sempre diverse, mettendo da parte strategie ben impacchettate da altri e inventandone continuamente di nuove. Proprio come Nopadon Wongpakdee, Growth Hacker con 18 anni d’esperienza nel campo delle startup, ospite del Master part time di Growth Hacking Marketing, offerto da TAG Innovation School. Nopadon parla di come il successo per un team non si basa su una singola tattica, ma sulla costruzione di una vera e propria macchina della crescita, una Growth Machine, appunto, finalizzata alla produzione di una sempre crescente base utenti.
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Come diventare Growth Hacker e imparare a cambiare il proprio mindset?
Il Master part time in Growth Hacking Marketing, offerto da TAG Innovation School, è un corso adatto a chi ha basi di marketing, comunicazione, business, programmazione, dati o design. Il Master prevede 6 weekend dal vivo e 40 ore di formazione in modalità e-learning, e l’apprendimento di tecniche di lean marketing, data-centered-approach, conversion rate optimization, mobile growth e tutto ciò che bisogna conoscere per diventare il professionista digitale del momento.
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