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(Foto: Maurizio Pesce / Wired)
I dati Gartner non lasciano molto scampo al futuro di Windows Phone. Il quarto trimestre del 2016 lo dà allo 0,3% del mercato, contro l’1,1% dello stesso periodo del 2015. Un comparto, quello dei device mobile, dominato da Android con l’81,7%, unico sistema operativo in crescita. A seguire iOS con il 17,9% (0,2 punti percentuali in meno rispetto al quarto trimestre 2015). Poi il vuoto, accentuato dalla défaillance di BlackBerry.
La strategia di rivolgere i propri telefoni a un pubblico di aziende e professionisti non è pagante, lo dimostrano le cifre. È tempo di annunciare la sconfitta e di rivedere le politiche di prezzo e cambiare modello di business. Gli smartphone Lumia di fascia alta hanno prezzi che si avvicinano ai dispositivi iOS e che superano di gran lunga il costo di un buon dispositivo Android; se è una strategia per superare le barriere del mercato, appare essere poco lungimirante. Neppure sul fronte dei tablet, Microsoft sembra avere adottato una politica di prezzo capace di fare gola e, in termini di quote di mercato, tutto ciò diventa zavorra.
Le possibilità, a questo punto, non sembrano molte. Ritirarsi dal mercato sembra proibitivo, al contrario Microsoft guarda avanti con la linea Surface Phone, a cui spetta il compito di fare impennare i numeri ma, stando almeno alle prime informazioni trapelate, i prezzi dei device restano fuori mercato.
L’alternativa più spendibile, sempre rivolgendosi a un target aziendale, è quella di fornire gadget dotati di software e servizi dell’universo Microsoft, tra i quali alcune soluzioni SaaS che possono fare gola a diverse realtà.
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Un’opzione che gioverebbe anche al comparto dei servizi che sta dando grandi soddisfazioni ai bilanci, non solo di Microsoft.
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