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Suburra, la serie
Suburra, la serie
Suburra, la serie
Suburra, la serie
BERLINO – I complicati intrecci tra politica, curia e criminalità stanno per tornare. La serie Suburra sarà la prima produzione seriale italiana (insieme a Cattleya e Rai Fiction) a vedere la luce sulla piattaforma streaming di Netflix. Dopo l’annuncio della regia di Michele Placido e del nutrito cast (tra cui Alessandro Borghi, Filippo Nigro e Claudia Gerini), proveniente in parte dal film di Stefano Sollima cui è ispirata la serie, all’incontro con i giornalisti a Berlino sono state divulgate le prime foto e un breve teaser.
L’ambientazione è chiaramente la stessa Roma che abbiamo visto nell’omonimo film. “Suburra è un prequel del film, è ambientato diversi anni prima“, racconta la produttrice Gina Gardini: “Vede l’incontro di tre mondi – la criminalità romana, la politica corrotta e i loschi affari in Vaticano – rappresentati da sei personaggi“. Tra questi Numero 8, il personaggio di Alessandro Borghi, un piccolo criminale che cerca di fare il salto, e il politico capitolino Amedeo Cinaglia, interpretato da Filippo Nigro.
La costante attesa di un avvenimento resta un tema centrale nella serie, come lo era nel film: è ambientata durante i venti giorni che precedono l’entrata in vigore ufficiale delle dimissioni del sindaco capitolino. E i diversi mondi cominciano a muoversi ed entrare in conflitto. Venti giorni cruciali narrati nei dieci episodi della serie.
“La più grande differenza è che la serie“, continua Gardini, “è più guidata dai personaggi, avendo più episodi e non un unico film di due ore.
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In questo modo si possono esplorare tutti e tre questi mondi“.
Suburra vuole continuare a lanciare le serie italiane nel mondo: “Il fatto che le serie televisive siano diventate la punta della produzione cinematografica mi ha fatto accettare l’offerta di Cattleya“, racconta il regista Michele Placido: “Abbiamo la storia necessaria alle spalle per poter entrare nella cinematografia mondiale con questa serie“.
“Era una grande occasione mettere insieme tre mondi in cui si confrontano nella lotta per il potere: la bassa criminalità, la politica corrotta e l’ombra del Vaticano“, afferma Placido.
Placido, nonostante la sua grande esperienza, non ha avuto la tentazione di recitarvi: “Mi piace essere nei personaggi, per esempio come deve comportarsi una prostituta che deve sedurre un politico, oppure un cardinale con la faccia bonaria e il cuore corrotto. Farlo mentalmente, con la testa, e dirlo agli attori è un bell’incontro. I personaggi di una serie tv hanno bisogno di questo tipo di regia“.
Ci saranno violenza e sesso? Sì, anche perché Netflix ha dato completa libertà a sceneggiatori e regia. Ancora non è stata divulgata la data di uscita.
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