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La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
La guida autonoma secondo Nissan Test drive di dimostrazione a Londra
Londra – L’appuntamento con il futuro è a Londra, qui Nissan Leaf dimostra il livello evoluto di guida autonoma raggiunto dal costruttore giapponese. Obiettivo finale: zero emissioni e soprattutto zero incidenti fatali. In questo test l’auto assume il controllo, le mani si allontanano dal volante mentre un sofisticato reticolo di sensori collegati a una serie di computer che occupano l’intero bagagliaio comanda le operazioni.
La rotta è tracciata dal gps, in questo caso si tratta di un percorso digitalizzato in alta definizione. Di fatto un crossover con la guida pilotata. Questa tecnologia, ancora sperimentale, salirà a bordo delle Nissan di serie già fra il 2018 e il 2020: consentirà rispettivamente la guida autonoma a più corsie e, successivamente, anche strade urbane con incroci.
Quando saliamo in auto in città piove, una difficoltà in più per i 5 radar a onde milimetriche e i 12 scanner laser che, di concerto con le fotocamere e i chip ad alta velocità, leggono a 360 gradi intorno alla vettura e governano i dati del sistema ProPILOT.
Nella guida autonoma secondo Nissan, tramite questi strumenti l’auto opera in maniera autonoma sia sulle strade urbane sia sulle autostrade.
Tratti trafficati, cambi di corsia e rotonde incluse; una sorta di guida autonoma di livello 2, ovvero l’evoluzione che la maggior parte dei costruttori prevede di raggiungere già nel 2020. Un contesto in cui l’auto si muove in autonomia secondo il percorso dettato dal gps, ma dove il guidatore resta il responsabile e deve quindi poter intervenire prevenendo ogni possibile inconveniente.
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Durante la nostra prova per esempio, a causa della fase ancora sperimentale e soprattutto della forte pioggia che affligge i sensori, in un paio di occasioni si è dovuto intervenire direttamente sul volante. Precisamente: per superare un ciclista lungo una strettoia, e per evitare un cambio di corsia insensato proposto dalla vettura.
La nostra Leaf ha però condotto in percorrenza rotonde, reagito a un acquaplaning, svolto il suo compito con precisione nipponica. Nissan sperimenta le nuove tecnologie di guida autonoma su strade pubbliche per la prima volta in Europa, ma test analoghi sono stati già effettuati negli Stati Uniti e in Giappone, dove addirittura il 60% degli acquirenti del modello Serena lo sceglie con l’attuale declinazione ProPILOT disponibile. Ciò conferma che in Europa, precisamente in 5 paesi compresa l’Italia, ne saranno dotate Nissan Qashqai e Leaf; con la 1.0 potranno quindi procedere in autostrada rimanendo all’interno della corsia di riferimento.
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