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(Foto: SHAWN THEW/AFP/Getty Images)
Rendere il consumo di cannabis il più sicuro possibile. È l’intenzione di un’équipe di esperti del King’s College di Londra secondo cui, nel momento in cui sempre più paesi stanno modificando le proprie leggi per permettere l’uso e il consumo di questa sostanza a scopo ricreativo, è di fondamentale importanza adottare misure per ridurne la pericolosità e i relativi danni. Già diversi stati americani, tra cui California, Washington, Nevada e Colorado, hanno allentato le leggi sul consumo di cannabis, permettendone la vendita, mentre paesi europei come Spagna, Portogallo e Paesi Bassi hanno abolito o ridotto le sanzioni sul possesso e l’uso.
Negli ultimi 40anni la potenza della cannabis è aumentata notevolmente, con l’arrivo di una varietà come la skunk, che con le sue altissime concentrazioni di tetraidrocannabinolo, il principio attivo della sostanza, è in grado di danneggiare gravemente il cervello. I ricercatori inglesi hanno spiegato su Lancet Psychiatry che “ora per i funzionari della sanità è di fondamentale importanza prendere in considerazione misure per ridurre i danni del consumo cannabis”.
“Molti paesi stanno decidendo di cambiare le proprie politiche sulla cannabis rendendole più permissive e non sappiamo se questo porterà a un effettivo maggior utilizzo, ma sappiamo ci sono gruppi di persone che sono molto vulnerabili”, spiega l’autore Amir Englund.
Una possibile soluzione, secondo i ricercatori, sarebbe quindi di modificare chimicamente la cannabis, riducendone la pericolosità senza però alterare gli effetti benefici e piacevoli della sostanza.
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I principali composti che si trovano nella cannabis sono il Thc (delta-9-tetraidrocannabinolo) e il Cbd (cannabidiolo): alti livelli del primo composto, associati a basse quantità di Cbd, producono gli effetti più potenti della cannabis. Studi recenti hanno evidenziato che una riduzione degli effetti nocivi dovuti al Thc, come la paranoia, si verifica in associazione a una maggior quantità di Cbd, ragion per cui una possibilità sarebbe quella di aumentare i livelli di quest’ultima sostanza. “Siamo sicuri che alti livelli di Thc abbiano effetti nocivi, e ora pensiamo che una maggior quantità di cannabidiolo abbia in qualche modo un effetto protettivo”, conclude Englund.
“Molti dei rischi per la salute, per esempio, potrebbero essere ridotti scoraggiando le persone ad assumerla insieme al tabacco, e usare invece i vaporizzatori”, spiegano i ricercatori. Occorre, quindi, fare particolare attenzione ai pericoli del tabacco spesso fumato con la cannabis: il tabacco, infatti, sarebbe in grado di aumentare la dipendenza da questa sostanza. Passare ad altre modalità di assunzione, come l’inalazione con i vaporizzatori, potrebbe ridurre i danni e la dipendenza sia dalla nicotina che dalla cannabis.
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