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Pizza Hut non è un’azienda come le altre. Non per le sue stranezze creative, rigorosamente american style, bensì perché deve avere dei grandi talenti nel reparto marketing. Dopo le ordinazioni con il tatuaggio, il tavolo touch per prenotare la pizza e pure il chatbot per attivare la consegna, stavolta è tempo di Pie Tops, un paio di scarpe.
In collaborazione con l’azienda Shoe Surgeon, specializzata nel trasformare le sneakers, la catena di ristorazione americana ha realizzato un modello che ricorda da vicino le Reebok Pump che hanno spopolato anni Novanta. La domanda è cosa c’entrano con la pizza, la risposta è che basta premere il bottone rosso posizionato nella parte superiore della calzatura (collegata ia Bluetooth con l’app per desktop o mobile) per ricevere la pizza a domicilio.
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Pazzia? Probabile per noi, meno negli Usa mercato cui sono destinati le 64 unità per ora disponibili. La tempistica della trovata non è infatti casuale, perché questi negli States sono i giorni della March Madness, la pazzia di marzo, dove in cima ai pensieri e ai dibattiti quotidiani ci sono le finali del basket NCAA, il campionato nazionale dei migliori college del paese.
Casa, divano, partita e pizza è il menu dell’americano medio, come dimostra il video girato con l’ex stella NBA Grant Hill col quale Pizza Hut ha lanciato le Pie Tops.
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