Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
A conduzione italiana, il diving Madablu (didattica padi) propone nell’isola malgascia di Nosy Be immersioni per tutti i livelli, preferibilmente partendo dall’ Open Water Advanced.
Lo gestisce Nina Masiello, una subacquea italiana: «Non ci occupiamo solo di immersioni al nostro diving – spiega la master scuba diver trainer da oltre 10 anni – ma anche di escursioni terrestri e marittime (Nosy Iranja) sebbene la subacquea sia la nostra principale attività. In Madagascar, soprattutto a Nosy Be, le immersioni non sono facilissime e pur accogliendo tutti le consigliamo a coloro che abbiano almeno un brevetto di secondo livello. Le maree e le stagioni influenzano molto il mare e di conseguenza il diving. Come consentono di incontrare animali marini di ogni genere, possono disturbare la visibilità sempre tenendo presente che l’acqua dell’oceano Indiano è tendenzialmente calda e limpida». Da gennaio a marzo il periodo delle piogge è da evitare ma per il resto dell’anno immergersi è una vera esperienza spettacolare e “a sorpresa” per quello che si può vedere sotto il pelo dell’acqua. Da metà marzo a metà giugno, l’autunno australe, si gode di bel tempo, buona visibilità in acqua e dominano le mante per la stagione dell’accoppiamento. Da metà giugno a metà settembre, per l’invero australe, il clima è secco e il cielo terso. La visibilità è ottima e l’ambiente marino propone possibilità di incontrare trigoni, squali, aquile di mare, barracuda, carangidi e da agosto con l’acqua più fresca arrivano anche le balene». Il diving dispone di una barca da sei posti, ma può soddisfare comunque gruppi fino a 20 subacquei.