venerdì, Marzo 31, 2023

La mappa dell’eutanasia nel mondo

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Il termine eutanasia non è univoco, comprende una variegata declinazione di modalità, alcune delle quali al centro, più delle altre, di un acceso dibattito etico-filosofico che non risparmia nemmeno il testamento biologico. Un tema ritornato di attualità con la morte di Fabiano Antoniani, noto con il nome di Dj Fabo, che ha rispolverato anche la necessità di una legge italiana sul testamento biologico, la possibilità di rendere note le proprie volontà riguardo ai trattamenti sanitari, nel momento in cui le condizioni di salute non permettessero di esprimerle. Anche in questo caso la terminologia può creare un po’ di confusione: biotestamento, testamento biologico e Direttive anticipate di trattamento (Dat) sono, di fatto, sinonimi.

Per orientarsi all’interno del variegato mondo della bioetica sul tema dell’eutanasia, ecco le principali categorie individuate dall’università di Trento:

L’accanimento terapeutico, invece, non va inserito nel contesto dell’eutanasia, come ha evidenziato il Consiglio superiore della sanità nel 2006, pronunciandosi sul caso di Piergiorgio Welby, qualificandolo come “la somministrazione ostinata di trattamenti sanitari in eccesso rispetto ai risultati ottenibili e non in grado di assicurare al paziente una più elevata qualità della vita residua” . In parole più semplici l’accanimento terapeutico corrisponde a una forma di abuso di trattamenti che non migliorano la vita di un individuo prossimo alla morte. Da non confondersi ancora con la sospensione delle cure, un diritto previsto per qualunque paziente, che ha consentito proprio a Welby la possibilità di essere staccato dal respiratore che lo teneva in vita.

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La necessità di arrivare a una legge che regoli il tema del fine vita (dal testamento biologico alla più controversa eutanasia) è particolarmente pressante, perché al momento le persone che vogliono veder rispettate le proprie volontà sono costrette a rivolgersi ai tribunali, con ingiuste lungaggini e attese. In Italia non c’è alcuna legge, si procede per sentenze e il Parlamento ha manifestato un ritardo notevole in merito.

Non saremmo infatti i primi a regolamentare questi temi. Ecco una mappa che evidenzia dove l’eutanasia e il suicidio assistito siano permessi e in che termini.

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