venerdì, Marzo 28, 2025

Panasonic GH5, la prova della migliore fotocamera per videomaker

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Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Prezzo: da 1999 euro (solo corpo) | Voto: 9
Maggiori informazioni: Panasonic

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Panasonic GH5

Panasonic GH5
Panasonic GH5 Panasonic GH5
Panasonic GH5 Lo snodo dello schermoPanasonic GH5
Panasonic GH5 La visuale interna al mirino OLEDPanasonic GH5
Panasonic GH5 Il display LCD da 3.2 polliciPanasonic GH5
Panasonic GH5 L’alloggiamento per il pacco batteriaPanasonic GH5
Panasonic GH5 Gli slot di memoriaPanasonic GH5
Panasonic GH5 Per collegare microfono, cuffie, USB e HDMIPanasonic GH5
Panasonic GH5 I cappucci chiusiPanasonic GH5
Panasonic GH5 Panoramica di pulsanti e ghierePanasonic GH5
Panasonic GH5 Visuale posteriore

Panasonic GH5 è stata presentata con un fardello non indifferente sulle spalle, anzi due. Il primo era l’eredità della sorella minore GH4 e la responsabilità di migliorare in modo netto proponendosi come la migliore fotocamera per videomaker, con tutto ciò che serve per produzioni prosumer alla massima qualità video e audio. Il secondo è più sottile: la sua natura è pur sempre quella di macchina fotografica, dunque di strumento per scattare foto, qualcosa da non far dimenticare ai consumatori. Come si comporta? È davvero la migliore scelta?

Panasonic GH5

Che cos’è GH5, una fotocamera che che gira video eccellenti o una videocamera mascherata da fotocamera? La risposta sta nel mezzo. Il sensore è nuovo di pacca, un Micro Quattro Terzi LiveMOS da 20,3 megapixel di risoluzione (+25% dai 16,05 megapixel di GH4) adagiato, o meglio dire agganciato, al performante e innovativo sistema di stabilizzazione a 5 assi.

La messa a fuoco conta su 225 punti (contro i 49 precedenti) e c’è lo scatto a raffica a 9 fps con autofocus continuo (due volte GH4). Non c’è, naturalmente, il filtro passa basso. Ma tutto gira soprattutto attorno alla parte video, con possibilità di riprese a qualità 4k (senza crop) con una fluidità di 60 fotogrammi al secondo o a qualità Full HD fino a ben 180 fps. Ci sono funzioni molto interessanti come 6K Photo per estrapolare fotogrammi da 18 megapixel da video MP4 6K a 30fps.

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In più, c’è un ottimo mirino elettronico OLED da 3,68 milioni di punti con rapporto di ingrandimento a 0,76x (contro i 2,36 milioni di punti a 0,67x della GH4) e angolo visivo da 100%. Denuncia un lag impercettibile di 0.01 secondi e contrasto da 10.000:1. Per chi usa gli occhiali nessun problema, l’eyepoint è di circa 21mm, certo è possibile anche regolare le diottrie con la piccola ghiera laterale anche se è sconsigliabile, visto che poi si incappa in un continuo togli-metti delle lenti.

Panasonic GH5 lato sinistro

Scocca
In mano, è solida e con una presa sicura. La lega di magnesio pressofuso, unita alla speciale texture un po’ ruvida della superficie, la rende sicura nel grip e, soprattutto, ultraresistente alle sollecitazioni più estreme. Panasonic GH5 non ha paura di polvere e acqua così come di temperature rigide fino a -10 gradi. Selettori e ghiere sono ben posizionati a portata di pollice e indice destro, con la mano sinistra libera di andare a sostenere la macchina e agire sull’obiettivo; solo il tastino per lo switch del display è leggermente troppo laterale. Il lato destro è dedicato al doppio slot per memory card, quello sinistro i vari ingressi, ben protetti da cappucci di gomma che si innestano con sicurezza. Dall’alto in basso: microfono, cuffie, HDMI e USB; tutto bello ordinato e accessibile. Comodissimi i pulsanti nella parte in alto a destra con bilanciamento del bianco, ISO, guadagno dell’esposizione e tasto Fn1 facilmente raggiungibili. Il tasto per la ripresa è ben “protetto” da un bordo rialzato (in più, è più grande) così da evitare pressioni accidentali; posizione migliore rispetto al retro di GH4. Lo schermo da 3,2″ (rapporto d’aspetto 3:2, risoluzione 1,62 megapixel e campo visivo a circa 100%) è snodato a 270 gradi e si può ribaltare a piacere per garantire una qualsivoglia angolazione visiva, una soluzione come sempre ideale per scatti/riprese con posizione della macchina estrema.

Panasonic GH5 display orientabile

La sua struttura dei pixel è RGB (Rosso, Verde e Blu) più il Bianco; anche con forte sole contro si vede bene. Durante le riprese senza cavalletto il peso inizia a farsi sentire dopo circa 5 minuti; non è una videocamera con corpo più allungato e ergonomico o addirittura con appoggio per la spalla e in quei frangenti si sente.

Scheda tecnica
Iniziamo da una novità molto interessante, come il doppio slot per scheda SD ora compatibile con UHS-II ad alta velocità e alta capacità. Ci sono tre modi di salvare file: Relay Rec, Backup Rec o Allocation Rec, cosa significa? Rispettivamente: il salvataggio continuo da una scheda all’altra una volta che la prima è piena (utilissimo in caso di riprese consistenti, basta — di volta in volta — cambiare scheda piena una volta attivata l’altra); salvataggio simultaneo su entrambe e scelta di quali file (RAW, JPEG, 6K/4K PHOTO o video) associare a quale scheda. Davvero una grandissima comodità. Veloce, duraturo e silenzioso l’otturatore basato su un sistema di sospensione migliorato: promette una vita di 200.000 clic e si attiva in 1/8000 secondi in meccanico o 1/16000 in elettronico. Rimanendo nel discorso velocità, un flash esterno può essere sincronizzato al massimo a 1/250 secondi. La Panasonic GH5 mette in primo piano il muscoloso stabilizzatore Dual I.S. 2 a 5 assi che annichilisce il mosso nelle foto e nei video in modo subito evidente, già al primo utilizzo. Funziona combinando lo stabilizzatore ottico O.I.S. a due assi e lo stabilizzatore integrato nel corpo macchina B.I.S. a cinque assi. Il sensore giroscopico ad alta precisione si occupa della compensazione O.I.S. e B.I.S., prendendo in considerazione lunghezza focale e condizioni di scatto con un guadagno fino a 5 f/stop. Lato connettività troviamo sia Bluetooth 4.2 sia Wi-Fi a 5 GHz (IEEE 802.11ac) con il primo che riduce notevolmente i consumi energetici. Per quanto riguarda l’audio, è geniale l’idea di piazzare un microfono interno che rileva il rumore prodotto da movimento lenti, stabilizzatore, ecc… così poi da cancellarlo producendone uno opposto; un’altra chicca che i videomaker apprezzeranno.

Panasonic GH5 selettori pulsanti

La batteria è la stessa di GH4, ma dura di meno essendo la macchina più performante, tuttavia sono arrivato a circa 420 scatti con un uso parsimonioso dello schermo LCD. Da segnalare la modalità di risparmio energetico che porta fino a 1000 gli scatti dato che mette a nanna la fotocamera quando rileva che l’occhio non è poggiato sul mirino. Peccato non ci sia possibilità di ricaricarla via USB.

Messa a fuoco
Ottimo lavoro da parte di Panasonic con questo sistema AF a contrasto con tecnologia DFD (Depth from Defocus) sia per calcolare la distanza dal soggetto andando a valutare due immagini con diversi livelli di nitidezza sia analizzandone la forma, dimensioni e il movimento con performance fino a sei volte più rapide del passato. Tradotto: in condizioni di soggetto molto veloce come animali, sportivi o bambini, il risultato difficilmente sarà deludente. La messa a fuoco è molto rapida, 0,05 secondi e merita una segnalazione il comodo joystick posizionato nella parte centrale della zona superiore: con il pollice è possibile scegliere il gruppo di aree e controllarle senza dover perdere di vista il soggetto; funziona anche con il mirino Live View Finder o togliendo il dito dall’otturatore.

GH5 DfDDepth from Defocus

Processore immagini
Un’altra succulenta novità è il Venus Engine che va a lavorare di fino su ogni singolo pixel che viene analizzato per comprendere se periferico, neutro o di dettaglio di conseguenza lo si tratta al meglio per produrre un’immagine nitida. Soprattutto nei bordi: è qualcosa che si nota solo stampando a grandi dimensioni (come un A3), ma la Panasonic GH5 può così eliminare gli artefatti digitali come i contorni bianchi nei bordi degli oggetti ripresi e ingranditi. Durante il processo di demosaicizzazione, infatti, il generatore di luminanza multi-pixel si basa su un’area informazioni 9 volte più grande. Il controllo cromatico tridimensionale rileva tono, saturazione e luminosità col risultato che zone dell’immagine con parti scure e chiare mostrano colori più vividi e vicini al reale. Il processo di riduzione del rumore High Precision Multi Process NR è fino a quattro volte più preciso: così facendo anche foto con ISO 25600 sono ancora pienamente utilizzabili. Insomma, GH5 è pur sempre una signora fotocamera e non lo si deve mai dimenticare.

Video
La Panasonic GH5 è, naturalmente, una videocamera con i controfiocchi e qui si notano le più grandi migliorie rispetto già alla notevole GH4. Si parte con una velocità di lettura del segnale che aumenta dell’1.7% da 22 ms a 15 ms e si prosegue con scelta di formati MOV, MP4, AVCHD Progressive e AVCHD con i vari frame rate senza più noiosi limiti di registrazione. Come abbiamo già specificato, è ipoteticamente possibile una registrazione infinita andando a cambiare di volta in volta la scheda SD piena. C’è la registrazione fluida 4K a 60fps, la predisposizione a slow-motion eccelsi grazie al FHD a 180fps, il campionamento interno 4:2:2 a 10 bit stile cinematografico e si eliminano i cropping orizzontali dato che la lunghezza focale in video è la stessa delle foto. Tra le opzioni degne di nota, frequenza di sistema impostabile su 59,94 Hz, 50,00 Hz o 24,00 Hz; opzione Like 709 per compatibilità con l’HDTV e pensiero alla post-produzione con il Time Code SMPTE dotato di metodi di conteggio Rec Run o Free Run per rendere più semplice la sincronizzazione di video o audio.

6k PhotoIl funzionamento

Funzionalità
Con 6K PHOTO è possibile riprendere un interregionale che transita a 130km/h e estrapolare una foto da 18 megapixel in cui si legge il nome della testata del giornale letto da un passeggero. In buona sostanza si salva una raffica in 6K a 30 fps e si sceglie e salva il fotogramma migliore. Con 4K Photo si scende a 8 megapixel, ma si sale a 60fps. Non manca l’opzione Post Focus per scegliere in un secondo momento dove impostare il punto di messa a fuoco, e Focus Stacking per combinare più immagini ognuna con diverso punto a fuoco con più libertà di azione.

Wired
Stabilizzazione superlativa; doppia scheda di memoria con funzioni evolute; la funzione 6K Photo; video 4k a 60 fps e FHD a 180 fps; autofocus velocissimo e preciso.

Tired
Non si carica via USB.

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