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L’opera di Shannon May Mackenzie è incentrata sulla meditazione e sul superamento dei traumi personali, il corto omonimo è ora nel circuito dei festival del cinema indipendenti
Rotatio è una performance d’arte firmata da Shannon May Mackenzie (Asheville, Carolina del Nord); l’intera realizzazione del minuzioso disegno di Mackenzie è stata filmata fino all’inatteso epilogo: la cancellazione dell’opera, costata all’artista ben 33 ore di lavoro distribuite nell’arco di due settimane.
Rotatio è un’opera di meditazione, attuata tramite la ripetizione di segni sulla parete; l’obiettivo è stato stabilire le modalità di realizzazione, rispettarle e, una volta raggiunto lo scopo, cancellare il quadro.
Le riprese video della performance sono diventate un corto diretto e montato dall’artista a da Ian McClerin. Il corto è stato presentato il 24 gennaio allo Slamdance Film Festival a Park City (Utah) ed è entrato nel circuito dei festival indipendenti.
Rotatio ha un diametro di poco inferiore ai due metri, conta decine di migliaia di righe di testo, è un lavoro di riflessione sul trauma dello stupro subito dall’artista, sulla crescita, sulla consapevolezza.
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