Secondo Clia, l’associazione internazionale dell’industria crocieristica, il mercato europeo è cresciuto costantemente negli ultimi 10 anni, raggiungendo i 6,7 milioni di viaggiatori. Nel 2016, l’Italia resta salda al terzo posto in Europa con 751 mila crocieristi, l’11% del mercato complessivo europeo, nonostante un lieve calo rispetto al 2015. La Germania registra uno sbalorditivo +11,3% che le ha permesso di raggiungere il record di oltre 2 milioni di passeggeri. Nel Regno Unito e in Irlanda si è registrata una crescita del 5,6% con quasi 1,9 milioni di passeggeri, mentre la Spagna, con un aumento del 4,2%, continua il recupero dopo il calo registrato nel 2014. «La lieve flessione italiana va considerata all’interno di un trend di crescita che dura dal 2013 nonostante la crisi economica, i problemi fiscali e burocratici, come l’insoluta questione delle grandi navi a Venezia» dice Francesco Galietti, direttore di Clia Italia. Come in passato, 4 europei su 5 scelgono mete europee, di questi oltre il 50% il Mediterraneo e le isole dell’Atlantico, mentre il 21% preferisce il Nord Europa e il Mar Baltico. Tre italiani su quattro (il 74%) continuano a scegliere come destinazione il Mediterraneo. Qui l’Italia continua ad occupare un ruolo centrale: negli ultimi 7 anni ha infatti registrato nei suoi porti oltre 10 milioni di passeggeri movimentati ogni anno e nel 2016 ha superato per la quarta volta il traguardo degli 11 milioni.
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