martedì, Ottobre 8, 2024

Montblanc presenta il suo primo smartwatch, Summit

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La cassa richiama quella del cronografo 1858, ma al posto dei classici ingranaggi meccanici dentro ci sono un processore Snapdragon e Android Wear

Londra — Look da cronografo classico, con un design ispirato all’iconica collezione 1858 e con un vetro zaffiro leggermente bombato a coprire il display; ma dentro alla cassa, un processore prende il posto dei tradizionali ingranaggi. Dopo Tag Heuer, Tommy Hilfiger e Hugo Boss, anche Montblanc lancia il suo primo smartwatch: Summit. Realizzato in collaborazione con Google, ha display AMOLED tondo da 1,39 pollici, cassa in acciaio o titanio da 46 millimetri resistente a acqua e polvere e un sensore per il battito cardiaco.

“Abbiamo iniziato a pensare a uno smartwatch circa un anno fa, perché quella che sembra una contraddizione per noi non lo è”, mi ha detto Jens Henning Koch, Executive Vice President Marketing di Montblanc. Digitale e analogico non si escludono a vicenda, non devi scegliere se essere in un mercato o nell’altro: si possono offrire entrambi i prodotti, ognuno con la sua bellezza e i suoi vantaggi”.

 Jens Henning Koch, Executive Vice President Marketing di Montblanc (Foto: Maurizio Pesce / Wired)(Foto: Maurizio Pesce / Wired)

Non è la prima volta che Montblanc sperimenta con il digitale.

Già tre anni fa, in collaborazione con Samsung, aveva rivoluzionato la classica penna StarWalker, per poterci scrivere anche sui Galaxy Note, mentre all’ultima edizione dell’IFA di Berlino aveva presentato anche il blocco aumentato, per digitalizzare gli appunti presi a mano.

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Montblanc Augmented Paper

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Restando nel campo degli orologi, invece, due anni fa era stata la volta di e-Strap, il cinturino digitale in grado di connettersi allo smartphone per visualizzare notifiche su un piccolo touchscreen OLED da 0,9 pollici.

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Con Summit, invece, le notifiche arrivano direttamente sul quadrante, mentre l’ultima versione di Android Wear permette di selezionare quali informazioni avere sempre in primo piano, scegliendo tra tutte le applicazioni installate sull’orologio.

“È vero che non c’è movimento meccanico, ma Summit ha le funzioni di un computer nelle sembianze di un vero orologio: per dare continuità ai nostri prodotti abbiamo infatti utilizzato alcuni codici della nostra tradizione — come la scelta dei materiali e la curvatura delle linee”, ha detto ancora Koch. Così la cassa è realizzata in acciaio pregiato o titanio con quattro finiture diverse e può essere abbinata a cinturini colorati in gomma, in pelle classica o in pelle di coccodrillo, per un totale di oltre 300 possibili combinazioni. “Tutto per offrire la sensazione di avere un vero orologio al polso, anche in termini di peso”, e anche grazie ai quadranti virtuali che replicano in chiave digitale quelli dei cronografi della collezione 1858.

Il motore del Summit è lo Snapdragon Wear 2100, l’ultimo processore di Qualcomm dedicato agli smartwatch — “il più potente sul mercato”, in grado di ottimizzare anche in consumi per offrire una giornata intera di autonomia all’orologio. Android Wear 2.0 è stato personalizzato da Montblanc per offrire anche contenuti ritenuti importanti per la clientela, fatta di professionisti sempre in movimento. Pre-installate sul Summit, quindi, si troveranno Uber, Foursquare e Runtastic, con tre mesi di account Premium incluso.

L’ultima versione del sistema operativo di Google, poi, porta in dote anche l’assistente virtuale: basta tenere premuta a lungo la corona per attivarlo e poter così dettare promemoria, chiedere informazioni o perfino tradurre in tempo reale da una lingua all’altra, grazie all’integrazione con Translate.

Montblanc Summit sarà disponibile a partire da maggio con un prezzo a partire da 870 dollari per la versione in acciaio e di 1070 dollari per la versione in titanio. I cinturini, invece, costeranno dai 110 dollari dei modelli in gomma ai 250 di quello in coccodrillo.

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