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Ma non è così, almeno in questo caso, sia perché a dirla è Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus, che conosce bene le agenzie da almeno un ventennio, sia perché sceglie di dirla solo al termine di una lunga presentazione dell’universo Amadeus, declinato proprio per le adv.
«Ci sentiamo al centro dell’ecosistema dei viaggi, siamo un’azienda b2b e i nostri clienti sono le aziende del turismo, che riassumiamo definendole agenzie ma, ormai sono molto di più: sono operatori, lavorano nel business travel, hanno traffico etnico e sono state capaci di specializzarsi e reinventarsi».
Rispoli snocciola dati su dati che danno ragione al suo entusiasmo. «A livello globale Amadeus ha chiuso il 2016 con ricavi superiori ai 4.472milioni di euro, in rialzo del 14,3% sul 2015, con un ebitda di 1.700 milioni di euro e un utile operativo in crescita di oltre il 21,2% a 911 milioni di euro».
E l’Italia ha giocato chiaramente la sua parte, incrementando il market share di 3 punti e aumentando il volume delle prenotazioni dell’8%.
«Abbiamo chiuso un 2016 che possiamo tranquillamente definire ottimo – prosegue il direttore commerciale – anche grazie a un’accoglienza nei confronti di Selling Connect al di là di ogni più rosea aspettativa. Gli agenti ci riconoscono fiducia, grazie alla qualità dei nostri servizi e alla consulenza e all’assistenza che noi sappiamo offrire. Li ricompensiamo con investimenti in termini di prodotto, di formazione, sia sul territorio, sia a distanza e, ovviamente in termini di tecnologia che non è mai fine a se stessa ma deve mettere in condizione di fare business».
Tre gli ambiti per le novità di prodotto in via di rilascio nel corso del 2017; supporto per il lavoro quotidiano, servizi al viaggiatore, volti a semplificare il dialogo tra agenti e clienti e utilities per implementare i ricavi delle adv.