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«Negli ultimi tempi si abusa spesso del termine “esperienza”: ma non è questo il caso, il turismo legato al vino sta davvero cambiando». Si apre così la presentazione della partnership tra Musement, celebre portale che raccoglie “esperienze” in oltre 55 paesi in tutto il mondo e The Grand Wine Tour, progetto nato da un pool di cantine in tutta Italia, voluto proprio per diffondere la conoscenza del Belpaese attraverso uno dei suoi prodotti più iconici, ovvero il vino.
«L’idea è quella di intercettare e ispirare l’enoturista – introduce Paolo Giulini, cofondatore di Musement -, con un percorso che è sì una selezione di eccellenza ma che mette in luce anche le particolarità del territorio dove nascono questi vini, da Nord a Sud. Sul nostro portale inauguriamo quindi un verticale dedicato esclusivamente al vino e, Grand Wine Tour è un indubbio sigillo di qualità». L’area dedicata sarà presentata a tutti i partner di Musement, italiani ed esteri, tradizionali come la rete di agenzie di viaggio affiliate, oltre 200 in Italia ma anche più innovativi.
«L’esigenza di creare una rete nasce dalla mancanza di riferimenti attendibili sull’enoturismo – racconta Max Coppo, portavoce delle aziende di The Grand Wine Tour -, personalmente volevo che non si trattasse di qualcosa di episodico ma di sistemico». Il pool creato da Coppo consta di 18 cantine prestigiose e punta ad allargarsi in Italia ma anche Oltralpe, tendendo la mano ai “rivali” di sempre, i francesi e in Spagna. Il progetto è anche un web magazine (ma esiste anche una versione cartacea) scritto esclusivamente in inglese proprio per arrivare al grande pubblico mondiale. Toccherà invece a Musement commercializzare proposte sia più “pacchettizzate” sia su misura a tema enoturismo.