domenica, Settembre 8, 2024

Castelfalfi riparte con il 5 stelle Tui Blue Selection

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Stefan Neuhaus

Stefan Neuhaus

Ha finalmente aperto i propri battenti la struttura alberghiera principale del mega-progetto Toscana Resort Castelfalfi: una vasta tenuta da oltre 1.100 ettari sviluppata attorno al borgo medievale omonimo situato nel comune di Montaione, a mezza via tra Firenze e Volterra, e non lontano da Pisa. Il complesso, acquisito nel 2007 da Tui, è oggetto di un investimento monstre da 250 milioni di euro, destinato a concludersi nel 2030. La tenuta, che comprende anche vigne, oliveti, boschi, laghi e una riserva di caccia, offre un’ampia varietà di outlet tra cui 48 appartamenti, vari casali, alcuni negozi, il 4 stelle La Tabaccaia, un campo da golf a 27 buche, quattro piscine, tre ristoranti e vari bar e lounge bar.

Ma è l’inaugurazione del Castelfalfi Tui Blue Selection, primo 5 stelle del nuovo brand del tour operator tedesco che oggi conta sei strutture nel mondo, a segnare il vero momento di svolta del piano.
Costato “appena” 25 milioni di euro, «dico sempre che abbiamo costruito un 5 stelle con nulla», fa notare il ceo del resort, Stefan Neuhaus, l’albergo offre 120 camere, di cui otto suite, sale meeting per un massimo di 180 persone, un ristorante, due bar, nonché un fitness centre e una spa rispettivamente da 200 e da mille metri quadrati. I suoi target sono gli individuali e i gruppi alla ricerca di un’offerta non standardizzata, nonché la domanda mice, grazie anche alle potenzialità che una tenuta così grande può offrire agli organizzatori di eventi. I bacini di riferimento, oltre all’Italia, sono invece quelli classici di Tui: Germania, Francia, Austria e tutto il Nord Europa. A questi si aggiungono pure gli Stati Uniti, favoriti dall’affiliazione dell’hotel al soft-brand Preferred Hotels & Resorts.
Castelfalfi è considerato un progetto pilota, che se si rivelasse di successo potrebbe essere replicato altrove. «A oggi abbiamo creato 200 posti di lavoro in una zona, che stava attraversando un momento difficile, a cui si aggiungono ulteriori 300 posti nell’indotto», conclude Neuhaus. E magari potrebbe toccare ancora all’Italia, dove peraltro Tui ha già un Robinson Club in Salento e ulteriori mire in Sicilia, Sardegna e ancora in Puglia.

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