venerdì, Settembre 20, 2024

5 modi per far resuscitare The Walking Dead

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the walking dead

Il finale della settima stagione di The Walking Dead è stato il meno visto degli ultimi cinque anni e ha riportato lo show ai numeri d’inizio carriera, finendo al terzo posto tra i peggiori finali di sempre, dopo quello della stagione 1 e quello della stagione 2, giustificati dal fatto che la serie era all’inizio del suo fortunato percorso.

Ma i numeri non ci stupiscono perché, ammettiamolo, l’ultimo episodio è stato deludente tanto quanto la stagione stessa. Ora che il gruppo di Rick&Co. è diventato stanziale e si è usciti dallo schema migrazione -> nuova città -> scontro cui siamo abituati dall’inizio della serie, ora che sono state introdotte nuove location e nuovi personaggi, ci saremmo per lo meno aspettati che accadessero più cose, e più in fretta.

Ammettiamo che non tutto è stato negativo: il personaggio di Negan è uno dei più interessanti di sempre, e la tigre di Ezechiele è sempre un bel vedere.

Detto questo c’è davvero bisogno di far risorgere dalle proprie ceneri una serie che potrebbe impegnare le serate dei fan per molti anni ancora, essendo la narrazione dei fumetti di Kirkman da cui tutto prende spunto molto più avanti rispetto ai fatti visto in tv.

Ecco quindi 5 modi per dar nuova vita allo show.

1. La malattia e la cura

È vero, sappiamo benissimo che gli showrunner – così come gli sceneggiatori del fumetto prima di loro – hanno voluto centrare la serie su un gruppo di sopravvissuti che cerca di sopravvivere a un’apocalisse zombie e hanno deciso di non rendere noto cosa ha portato al diffondersi della malattia.

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La serie è sempre stata una riflessione sulla natura umana, piuttosto che sugli zombie. Ma ora ci sarebbe davvero bisogno di qualche piccolo indizio che ci ricordi, e ricordi ai nostri protagonisti, che un mondo popolato da morti viventi non è la normalità.

Quello che poteva sembrare un buono spunto, con il passare delle stagioni rischia di diventare controproducente e sempre meno credibile. L’elemento investigativo potrebbe aggiungere senso a una narrazione che procede ormai con il pilota automatico.

Ma oltre che cercare di scoprire le cause, i nostri beniamini dovrebbero anche impegnarsi un pochino di più a cercare una cura. Possibile che nel loro vagare di tutti questi anni non abbiano incontrato un vero scienziato intenzionato a capire se c’è una cura dal morso degli zombie o per lo meno se c’è la possibilità di prevenire che i morti di trasformino? Non è credibile.

2. Flashback

Dato che siamo rassegnati al fatto che sarà difficile capire da dove tutto iniziato, sarebbe almeno carino che gli showrunner ci graziassero prendendosi un po’ di tempo per raccontare la backstories dei personaggi. Chi erano prima di diventare dei killer spietati? Cosa facevano? Dove si trovavano quando è scoppiato il caos?

Nelle prime stagioni ci sono stati dei flashback che ci hanno fatto capire qualcosa in più su alcuni personaggi, non dovrebbe essere difficile tornare a quel tipo di narrazione, che ci aveva convinti.

Vedere com’era la vita dei protagonisti prima, quando tutto era normale, ci permetterebbe anche di immedesimarci di più, di essere più coinvolti, sentirci più vicini ai nostri beniamini. Cosa che a oggi è davvero impossibile a meno che vi basti guardare lo show accarezzando una tigre di peluche.

3. Un vero obiettivo

Dare ai protagonisti qualcosa da fare, che sia cercare una causa, cercare una cura, o finalmente stanziarsi in un posto e dare l’avvio a una nuova società, non sarebbe una cattiva idea. I nostri sembrano vagare da un luogo all’altro senza scopo alcuno se non quello della sopravvivenza. Cosa che andava bene all’inizio, ma ora sembra diventato un gioco dell’oca.

Nello show non succede quasi mai niente, e il poco che succede accade in tempi così dilatati da far perdere la pazienza anche ai fan più affezionati. È ora di rompere gli schemi, introdurre qualche nuovo elemento, e portare la razza umana a un nuovo livello. Insomma, che smettano di regredire e decidano di fare un bel passo avanti.

4. Gli zombie

Ah perché è un serial sugli zombie? I non morti della serie non fanno più notizia, non fanno più paura, sono inutili. Rimpiangiamo gli anni in cui psicopatici li tenevano incatenati in casa, gli anni in cui gli zombie uccidevano davvero qualcuno, quando c’era da stare attenti.

Nelle ultime stagioni i protagonisti uccidono non morti così come noi scacciamo le mosche. Un colpo ben assestato e stop, passa la paura. I walking dead sono ormai diventati un complemento d’arredo, un elemento delle scenografia. E hanno smesso di essere fonte d’ispirazione per le feste di Halloween circa cinque anni fa.

Dare nuova vita agli zombie, riportarli in qualche modo al centro della trama, potrebbe essere la chiave di volta per resuscitare se non i camminatori, almeno noi spettatori.

5. Uccidere Rick

È l’ultimo modo, il più radicale, ma quello che vorremmo vedere applicato più di tutti. La morte di Rick è il nostro desiderio indicibile (che ora abbiamo detto) e quello che quasi di certo rimarrà inesaudito. Vogliamo che Rick Grimes muoia. Non ci importa come – anche se qualcosa di spettacolare non guasterebbe – ci basta che abbandoni lo show, smetta di esistere, sparisca.

È arrivata l’ora che gli altri si trovino un capo che sia davvero un leader, che abbia un progetto a medio-lungo termine, che non si faccia turbare da continue paturnie, che sia un po’ più sveglio, e che sia mortale. Il fatto che Rick sopravviva sempre, per un motivo o per l’altro, a tutto e a tutti, ha tolto pathos allo show. Siamo quasi certi che in qualche modo se la caverà e questo ha reso il personaggio sempre meno interessante.

Rick Grimes è diventato una sorta di oltreuomo nietzschiano, ha abbandonato ogni sorta di morale e ha affermato se stesso sempre e comunque.

A questo punto l’unica vera emozione che può regalarci il capo della banda è la sorpresa (o il sospiro di sollievo) nel vederlo morire.

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