domenica, Marzo 23, 2025

5 volte in cui l’anime di Sailor Moon è stato censurato

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Sailor moon

Con le pubblicazioni del manga iniziate fra il 1991 e il 1992 e con l’anime arrivato immediatamente dopo, la saga di Sailor Moon creata dalla giapponese Naoko Takeuchi ha segnato un’epoca e rinnovato un genere. Le avventure della “paladina che veste alla marinara” e delle sue compagne guerriere, ognuna rappresentante di un diverso pianeta, festeggiano in questi mesi il 25simo anniversario, con varie iniziative fra cui un nuovo musical e un gioco per smartphone, e sono ancora estremamente popolari.

Il ricordo soprattutto del cartone animato, diffuso in tutto il mondo agli inizi degli anni Novanta, è ancora vivido, così come evidenti sono le distorsione che gli adattamenti europei e americano hanno fatto alla serie animata, differente in modo sostanziale dall’originale nipponica. In questi anni ci sta pensando il nuovo anime Sailor Moon Crystal a riparare i torti subiti dai fan: si tratta infatti di un reboot animato molto più fedele alle dinamiche del manga, la cui terza stagione arriverà in Italia dal prossimo 8 maggio su RaiGulp.

Ma vediamo in che modo un’intera generazione è cresciuta con una percezione totalmente travisata del cartone animato ormai culto.

1. Violenza e nudità
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Al centro delle modifiche più pesanti ci sono ovviamente i temi che in Occidente sono considerati meno adatti al pubblico giovane, ovvero sesso e violenza. Dal punto di vista grafico sono state cancellate o emendate le scene in cui si vede molto sangue, per esempio, mentre le trasformazioni e altre scene in cui si intravedono nudità (e perfino mutande) sono state sostituite da fermo immagine o da altri momenti riciclati.

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Anche altri temi però sono stati espunti: nella terza stagione, per esempio, sono stati sostituiti riferimenti religiosi che invece compaiono nell’originale, come la ricerca del Messia e del Sacro Graal. In America è stato eliminato un episodio in cui si prendeva in giro la protagonista Bunny per la sua grassezza, mentre vennero aggiunte pillole finali in cui Sailor Moon dava consigli di buon senso o sottolineava la morale dell’episodio appena andato in onda.

2. Cambi di sesso
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La sessualità è appunto un tema cruciale nelle censure dell’anime: nella prima stagione, il doppiaggio internazionale trasforma Zoisite (in italiano Zachar), uno dei generali della regina Periglia innamorato del compagno Kunzite (Lord Kaspar), in una donna eterosessuale, approfittando dei suoi attributi femminei e floreali, dato che appare sempre circondato da petali di ciliegio.

Un cambio simile avviene nella quarta stagione, dove Fisheye, uno dei componenti dell’Amazon Trio al soldo del Circo della Luna Spenta, viene anch’egli trasformato in donna, mentre in realtà è un uomo a cui piace travestirsi. Sebbene nel manga rimanga comunque eterosessuale e tenti di sedurre Sailor Mercury, ironicamente nell’anime le sue vittime, che sono anche interessi romantici, sono tutti uomini a cui lui si presenta in vesti da donna (in un episodio, però, dovendo irretire un omosessuale prende le sembianze di un ragazzo). Paradossalmente nel doppiaggio americano avviene un altro cambio di sesso immotivato: Zirconia, la strega a capo del Circo, passa a essere maschio.

3. L’amore fra Sailor Uranus e Sailor Neptune
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Nel corso della terza stagione vengono introdotte le guerriere Sailor del sistema solare esterno, fra cui Sailor Neptune e Sailor Uranus. Fedelissime alleate, nel manga e nel nuovo anime si fa intendere che fra le due ci sia una relazione di tipo amoroso, anche se non è mai detto in modo esplicito ma sottolineato in più modi. Heles, la controparte civile di Sailor Uranus, è ritratta sempre in abiti e atteggiamenti maschili, tanto da venir spesso scambiata per un uomo.

Nella versione italiana del cartone animato originale si eliminano tutti i riferimenti romantici e si fa passare il fatto che le due siano semplicemente migliori amiche, unite soprattutto dalla loro missione di ritrovare i tre Talismani. Nel doppiaggio americano, invece, sono trasformate in cugine. Nonostante le censure, Sailor Neptune e Sailor Uranus sono comunque diventate due icone dell’amore lesbico.

4. Le Sailor Starlights
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Cambio di sesso anche in questo caso, ma complicato nell’originale e reso ancora meno intelligibile a causa dei vari adattamenti censori: nella quinta stagione le Sailor Starlights sono tre guerriere provenienti dal pianeta Kinmoku giunte sulla Terra per ritrovare la loro principessa perduta. Nel manga, per fare ciò, si travestono da cantanti maschi per formare il gruppo Three Lights.

Nell’anime originale giapponese, invece, la loro forma umana è quella di tre ragazzi biologicamente maschi che, solo trasformandosi, tornano a essere donne (modifica che scatenò le ire della stessa creatrice Takeushi). In Italia, anche in seguito a una feroce campagna della psicologa Vera Slepoj, che affermava che tali trasformazioni minassero l’identità sessuale dei bambini, fu usato uno stratagemma astruso: i Three Lights erano uomini che nel momento del bisogno invocavano l’arrivo delle loro sorelle gemelle dallo Spazio, le Sailor Starlights appunto, per un totale di sei persone coinvolte.

5. La nudità del finale
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La quinta e ultima stagione, intitolata Sailor Moon Stars, è quella sicuramente più matura e per certi versi violenta. La battaglia finale con Sailor Galaxia, che porta dentro di sé l’incarnazione del Caos, è piuttosto cruenta e viene preceduta, almeno nel manga, dalla morte di tutte le altre guerriere. Per questo motivo e per la complessità del caso delle Sailor Starlights, negli Stati Uniti si decise in origine di non mandare del tutto in onda la serie, diffusa poi solo in dvd.

In Italia il ciclo di episodi fu trasmesso, ma grande scempio fu fatto dell’episodio finale, in cui Sailor Moon e Galaxia finiscono per affrontarsi completamente nude, per poi ritrovarsi faccia a faccia e spiegare le origini di tutto il male occorso nella serie. L’adattamento di Mediaset censurò malamente molte scene, sostituite con ingrandimenti o immagini di repertorio, e tolse quasi del tutto il monologo finale, lasciando i telespettatori piuttosto confusi sul destino della guerriera che punisce in nome della Luna.

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