venerdì, Maggio 16, 2025

Con le estensioni, condividere musica e altri contenuti su Messenger è ancora più facile

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David Marcus, Messenger (Foto: Maurizio Pesce / WIRED)(Foto: Maurizio Pesce / WIRED)

San Jose, California (USA) — Spotify, Kayak, Giphy, Wall Street Journal e altre ancora: sono in tutto una ventina, le estensioni che Facebook aggiunge oggi a Messenger con il lancio della versione 2.0 della piattaforma. Vere e proprie app da utilizzare all’interno delle chat, le estensioni permetteranno di portare contenuti all’interno delle conversazioni senza abbandonare le chat per cercare i link da condividere con i propri amici al di fuori dell’app.

Messenger Chat Extensions

Ad esempio, nel caso di Spotify — ma arriverà presto anche l’estensione di Apple Music — sarà possibile inviare un link alla pagina di un gruppo o un cantante, o 30 secondi di anteprima di un brano, che si potrà ascoltare senza lasciare la chat, e anche senza avere l’app di Spotify installata sul proprio telefono.

Spotify Chat Extension

Per accedere alle estensioni basta aprire una chat e toccare il segno “+” in basso a sinistra, affianco al simbolo della fotocamera, e poi navigare nella finestra che si apre in pop up sulla conversazione.

Al contrario dei chatbot, che generano obbligatoriamente conversazioni private, le estensioni permettono di portare contenuti e servizi all’interno di chat di gruppo, saranno presto integrate anche dentro M, l’assistente virtuale che Facebook ha rilasciato negli Stati Uniti e potranno essere suggerite dall’intelligenza artificiale in base ai temi discussi con gli amici.

“Facebook è un ecosistema composto da due componenti fondamentali: uno è quello delle persone, che sono su Facebook per parlare tra loro; l’altro è quello delle aziende, che sono lì e vogliono entrare in contatto con le persone”, mi ha detto Stan Chudnovsky, VP Product di Messenger.

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Stan Chudnovsky, VP Product di Messenger (Foto: Maurizio Pesce / WIRED)(Foto: Maurizio Pesce / WIRED)

“Ci sono oltre 20 milioni di aziende attive su Messenger, oggi”, ha proseguito Chudnovsky, a cui piace paragonare Messenger alle Pagine Bianche: un enorme elenco in cui puoi trovare e dialogare con chiunque, anche senza saperne il numero di telefono. Sono 1,2 miliardi, le persone che usano Messenger ogni mese. Con il lancio della piattaforma per i bot, “Messenger ha iniziato a integrare anche i contatti che normalmente si trovano sulle Pagine Gialle, e con il rilascio odierno della versione 2.0 — e della funzione “Discover” — sarà sempre più facile trovarli”. Per accedere alla funzione Discover, basta toccare l’esagono blu in basso a destra nella pagina di ricerca dei contatti, e poi navigare per categoria.

David Marcus annuncia 100mila aziende su Messenger (Foto: Maurizio Pesce / WIRED)(Foto: Maurizio Pesce / WIRED)

Ovviamente, non tutti i bot diventeranno estensioni: attualmente, oltre 100mila aziende hanno programmato chatbot, che generano oltre 2 miliardi di conversazioni con gli utenti ogni mese.

David Marcus annuncia 2 miliardi di messaggi tra utenti e bot (Foto: Maurizio Pesce / WIRED)(Foto: Maurizio Pesce / WIRED)

Un anno dopo il grande lancio, chattare con i bot è un’esperienza decisamente più semplice: è bastato passare dalle conversazioni aperte a quelle guidate, in cui agli utenti vengono fornite le opzioni da scegliere in base a come si sviluppa il discorso. Un esempio è il bot dei Golden State Warriors: dal lancio della chat all’acquisto dei biglietti per la partita di domani sono bastate tre risposte, e meno di 2 minuti di conversazione.

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Il bot dei Golden State Warriors

Il bot dei Golden State Warriors
Il bot dei Golden State Warriors Il bot dei Golden State Warriors
Il bot dei Golden State Warriors Il bot dei Golden State Warriors
Il bot dei Golden State Warriors

“I bot per noi non sono l’obiettivo, ma sono sono un mezzo per farti arrivare al tuo obiettivo”, ha spiegato Chudnovsky. “I bot servono ad arricchire le conversazioni, e non è detto che tutte le aziende ne abbiano bisogno: se hai un’attività familiare, probabilmente non ti serve, e vorrai rispondere di persona a chi entra in contatto con te. Salvo, magari, voler automatizzare alcune risposte, come gli orari di apertura”. Per rispondere a quelle domande, Facebook ha messo a disposizione una piattaforma di “Smart Replies”, risposte automatizzate, che riconosce la domanda e propone la risposta così come è stata programmata.

David Marcus presenta i nuovi giochi su Messenger (Foto: Maurizio Pesce / WIRED)(Foto: Maurizio Pesce / WIRED)

Anche i giochi sono sempre più importanti sulla piattaforma: secondo David Marcus, Vice Presidente dei prodotti Messenger per Facebook, dal lancio dello scorso novembre a oggi su Messenger sono state giocate oltre 1 miliardo e mezzo di partite. Per questo con l’aggiornamento della piattaforma viene aggiunta anche una pagina per esplorare nuovi titoli.

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