L’aeroporto di Genova torna nella lista degli scali italiani di prima fascia. A dirlo è il Documento di Economia e Finanza varato dal Governo. Nell’allegato al Def il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rivisto la classificazione degli scali sulla base del nuovo “Sistema nazionale integrato dei trasporti”, superando la distinzione tra aeroporti strategici e non e dividendo i 38 aeroporti di interesse nazionale in due liste: una di 1° livello (che comprende 16 aeroporti: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Milano Linate, Venezia, Catania, Bologna, Napoli, Palermo, Pisa, Bari, Torino, Cagliari, Lamezia Terme, Firenze e Genova) e una di 2° livello (che comprende 22 aeroporti: Roma Ciampino, Verona, Treviso, Olbia, Brindisi, Trapani, Alghero, Trieste, Pescara, Reggio Calabria, Ancona, Crotone, Lampedusa, Perugia, Parma, Cuneo, Brescia, Salerno, Comiso, Pantelleria, Rimini e Taranto). «Nel piano di lungo periodo – si legge nel documento del Mit – almeno tutti gli aeroporti inclusi nella rete SNIT di 1° livello saranno oggetti di progetti di fattibilità rispetto al miglioramento del livello di accessibilità ferroviaria». Proprio il collegamento dell’aeroporto con la ferrovia è al centro del progetto Gate (Genoa Airport, a Train to Europe), il cui studio si è concluso a fine 2015 e che ha visto un investimento di 1.152.000 euro, di cui la metà finanziata dall’Unione europea. Il completamento del collegamento ferroviario dell’Aeroporto è stato anche inserito nel Piano Operativo del Mit per la Città Metropolitana di Genova, citato dall’allegato al Documento di Economia e Finanza. «Il riconoscimento del Cristoforo Colombo come “aeroporto di 1° livello” rappresenta la conferma della bontà della strategia di investimenti infrastrutturali e intermodali, che contribuiranno al rafforzamento del lavoro di stimolo e promozione delle rotte che l’Aeroporto di Genova ha avviato negli scorsi mesi», commenta il presidente di Aeroporto di Genova Spa, Marco Arato.