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La Bologna Children’s Book Fair 2017 si è chiusa il 6 aprile, poco importa. Ancora quattro chicche [dicesi chicca una cosa squisita] dalla rassegna internazionale più gustosa e generosa dell’editoria per bambini e ragazzi.
2 libri e 2 app. Vi auguro divertimento!
L’avventura lessicale di Elisa Rocchi, illustrata dal tratto scaltro di Marianna Balducci, trova forma nel cartaceo Le parole necessarie, gioco letterario, dizionario o sussidiario? Meglio non stringerlo in definizioni, è un modo divertente di inventare fili insoliti tra parole esistenti per crearne di nuove, sagaci e immaginarie che funzionano alla perfezione, facendoci sorprendere per il fatto che ancora non esistano dal momento che sono decisamente indispensabili! E’ un balletto fra lettere mischiate e riassortite con ironia, tra attenzione al suono e cura etimologica. Per restare in tema fiera, fra le 21 parole nuove nate, c’è culibro [cù-li-bro] s.m.
“Dicesi culibro il colpo di fortuna, fugace e sbarazzino, che permette di trovare il proprio libro preferito al mercatino dell’usato.
Si possiede tanto calibro tanto più il volume è in buone condizioni e a prezzo di favore. (…)”
L’albo La principessa che salvava principi di Claudia Souza con le illustrazioni di Christelle Ammirati dell’editore Callis è pubblicato anche in Canada e in Turchia e propone un taglio interessante. Siamo ormai abituati, fortunatamente, a storie in cui la dolcezza femminile non viene spacciata per debolezza o remissività, a storie di eroine forti e gentili che strappano al pericolo l’amata o l’amato.
Anche qui regnano l’amore incondizionato al primo sguardo, la decisione di sfidare la strega che ha fatto prigioniero il principe, il salvataggio con astuzia e la rottura dell’incantesimo. Un passo prima c’è una principessa che si mette in ghingheri per la missione, stivali con il tacco, armi e bagagli e via alla ricerca di principi in pericolo per il mondo. La sua è una vera vocazione, ne ha già salvati tanti sulla faccia della terra, è la sua natura e seguirla è divertente perché esprime liberamente la sua attitudine e la sua determinazione.
Il settore digitale in fiera, anno dopo anno, si fa sempre più ricco e il 2017 ha consacrato la Realtà Aumentata.
Troviamo un buon esempio di questa tecnologia applicata al testo illustrato nel Grande libro degli esploratori. Naturalmente il libro, di Valentina Edizioni, è più che godibile anche senza il pacchetto aggiuntivo che la tecnologia offre ma l’app omonima si scarica gratuitamente e regala, nelle pagine contrassegnate dal simbolo, la comparsa sullo schermo di parti illustrate integranti la tavola e animate, suoni o rumori; è il libro stesso ad arricchirsi di contenuti tramite l’inquadratura precisa della tavola corrispondente. Quindici vite avventurose di pionieri, viaggiatori, esperti navigatori e studiosi, da Jacques Cartier a Dian Fossey, e in queste quindici storie compaiono, inaspettati, telefoni in bachelite, dobloni, forzieri con tesori, vascelli e mappe con la rotta. Questo bagaglio supplementare è così utile per far conoscere ai ragazzi uomini e donne testimoni di un mondo e di un tempo lontani? Non so dirlo, certamente rappresenta un motivo di divertimento.
Infine, è il lavoro stupefacente, presentato al Digital Café, della giovane designer e autrice Julie Stephen Chheng a lasciare sempre a bocca aperta.
La Chheng coordina un gruppo di illustratori, animatori, sviluppatori e grafici e crea progetti dedicati alle differenti combinazioni tra la carta e il digitale, matrimoni fra due mondi.
Modi intelligenti di integrare materiali e supporti per escogitare e far scoprire un nuovo linguaggio di gioco e narrazione e aprire – forse – una finestra sul suggestivo mondo dei prodotti ibridi di qualità. I suoi prototipi vivono fra le pieghe dei fogli e i segreti della cartotecnica, come in Les aventures d’un village, (bellissimo in questo video) in cui la storia senza parole, tutta da immaginare, prende una direzione diversa se il lettore apre le pieghe di destra o quelle di sinistra.
Les aventures du petit train postal: 25 ritagli di cartone sagomati in 5 colori da scegliere per comporre un paesaggio ogni volta diverso (pensate a quante possibilità!) e che, se inquadrato con il telefono tramite l’app, svela sorprese, facendo vivere il paesaggio di suoni e animazioni (il treno parte e viaggia, cala la notte, esplodono fuochi d’artificio…)
Qui, se interessa, una recensione più completa in italiano.
Tengo a segnalare anche Pluie à midi (sotto il video), pieghe e ritagli per il libro e progetto digitale per tablet, sul cui schermo installare le sagome ritagliate che prendono vita ben oltre la loro forma riconoscibile.
Le mille forme della creatività.
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