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Ormai è una tradizione che va rispettata fedelmente: che sia in una scena o perlomeno in un manifesto, in (quasi) ogni film o serie tv legata alla Marvel Comics deve apparire Stan Lee, colui che ha fatto grande con i suoi fumetti la Casa delle meraviglie. E la tradizione sarà rispettata anche nel prossimo progetto, Gifted.
Si tratta della nuova serie tv legata all’universo degli X-Men che andrà in onda la prossima stagione su Fox. A rivelare l’apparizione del decano Marvel anche in questa produzione è Bryan Singer, il regista e sceneggiatore che si sta occupando dei progetti legati ai mutanti del professor Xavier. In una foto postata sul suo profilo Instagram, infatti, Singer si dice orgoglioso di “girare il mio terzo cameo con l’epico amico Stan Lee” (gli altri due erano stati nei film X-Men e X-Men: Apocalypse da lui diretti).
Ma in questi mesi sta anche circolando online una teoria molto fantasiosa che riunirebbe tutti i cameo del 94enne fumettista e darebbe loro un senso preciso all’interno della mitologia del Marvel Cinematic Universe. Spoiler da qui in avanti per chi non ha visto Guardiani della Galassia vol. 2: in una delle cinque scene post-credits di questo film, infatti, vediamo Stan Lee in una tuta spaziale che dialoga con gli Osservatori, raccontando loro un episodio avvenuto in Captain America: Civil War.
Essendo gli Osservatori una specie avanzata di alieni che registrano e controllano tutti gli eventi importanti del multiverso, ognuno per un particolare settore della Galassia, alcuni fan hanno avanzato l’ipotesi che Stan Lee interpreti in ogni scena sempre lo stesso personaggio, proprio uno degli Osservatori preposti al controllo dell’universo o comunque un’entità cosmica semi-divina capace di essere presente in tutte queste situazioni.
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Anche Kevin Feige, grande capo di Marvel Studios, ha avallato in qualche modo nelle scorse ore questa teoria.
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