mercoledì, Aprile 23, 2025

Se hai meno di 40 anni puoi aprire gratis un ostello in una villa dello Stato

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Castelli, ex caserme e case cantoniere diventeranno rifugi del turismo dolce e religioso, per chi vuole visitare l’Italia a piedi o in bicicletta

100 immobili pubblici, tra castelli, fortini, ex caserme, case cantoniere e palazzi storici, diventeranno un albergo per i turisti in viaggio in Italia a piedi o in bicicletta, lungo vie storiche come la Francigena o la Appia. L’Agenzia del Demanio mette a disposizione 43 proprietà dello Stato, a cui se ne aggiungono dieci dell’Anas e 50 di enti territoriali, come Comuni e Province a imprese, cooperative o associazioni che abbiano in mente progetti turistici per i viaggi “lenti” o i pellegrinaggi.

Gli imprenditori under 40 potranno averli gratis: osterie, alberghi, ostelli, ciclofficine, agenzie per la promozione del territorio, spa, botteghe di prodotti a chilometro zero o centri di assistenza o ambulatori. I 103 “tetti” per turisti fanno parte della prima tranche di immobili pubblici che il Demanio intende valorizzare, all’interno del nuovo programma Cammini e percorsi. Altri 100 arriveranno l’anno prossimo e altrettanti nel 2019.

La mappa degli itinerari coinvolti dal progetto dell'Agenzia del DemanioLa mappa degli itinerari coinvolti dal progetto dell’Agenzia del Demanio

Il turismo “dolce”, in bici o a piedi, è un turismo ricco a dispetto della frugalità di chi viaggia.

Secondo uno studio della società di consulenza The European House Ambrosetti, nel 2012 il cicloturismo in Europa ha generato un fatturato di 44 miliardi di euro, attivato da 2 milioni di viaggi e 20 milioni di euro. La Germania ha catalizzato circa un quarto del giro d’affari complessivo (9 miliardi di euro). In Italia la provincia di Trento ha calcolato che i suoi 400 chilometri di piste ciclabili valgono 100 milioni di euro ogni anno per le casse dell’industria del turismo.

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Da questo dato, attraverso una proiezione matematica sui 17 chilometri di piste ciclabili lungo lo Stivale, lo studio Ambrosetti ha stimato che il cicloturismo potrebbe far guadagnare all’Italia 3,2 miliardi di euro.

È in aumento anche il turismo religioso, che ha controbilanciato il calo dei viaggi tradizionali, secondo Federturismo. “Con l’incremento del turismo a piedi è cresciuto anche il livello di organizzazione di tutto quello che gli ruota attorno”, osserva il presidente dell’associazione confindustriale, Gianfranco Battisti: “Dalla pianificazione dei cammini, alla loro promozione turistica, favorendo così un’opportunità di sviluppo sostenibile per le aree rurali solitamente dimenticate”.

C’è fame, quindi, di stimolare investimenti in questa area dell’ospitalità italiana. Per questo l’operazione del Demanio, insieme ai ministeri dei Trasporti e dei Beni culturali, rientra a pieno titolo nel piano strategico del turismo 2017-2022. L’obiettivo è attrezzare strade storiche del Belpaese, come la via Appia, la via Francigena, il Cammino di Francesco, quello di San Benetto o la ciclovia che da Venezia arriva a Torino. Al contempo, il Demanio riuscirà a mettere a frutto immobili pubblici in disuso, come ha già fatto con i fari o con grandi proprietà militari.

Sul mercato arrivano piccoli gioielli della storia dell’architettura italiana. Come il castelletto di San Mauro Torinese, paese adagiato sulle sponde del Po: un maniero edificato con lo stile eclettico dell’Ottocento, ricostruito nel Novecento, che non stonerebbe sullo sfondo di una scena di Games of Thrones o di Harry Potter. Andrà all’asta la Batteria Marco Polo, fuori Venezia, una struttura di difesa costruita dagli austriaci tra il 1832 e il 1842 per controllare la laguna. A Sagrado, nei pressi di Gorizia, sarà riaperto il Castello Alimonda, destinato nell’Ottocento all’elettroterapia, mentre nel Modenese potrà essere recuperata la torre medievale del Comune di Serramazzoni. A Recanati è messa al bando la fortezza del Trecento. Anche case cantoniere, scuole, colonie, caselli ferroviari, uffici postali, complessi di trulli o semplici villette, finiti nei patrimoni di Comuni ed enti pubblici, saranno assegnate alle nuove funzioni turistiche.

Gli immobili di Stato non saranno venduti, ma assegnati. I bandi prevedono una concessione gratuita di 9 anni (rinnovabili) a imprese, cooperative e associazioni “giovani” (ossia con soci per la maggior parte under 40), come recita il decreto legge Art Bonus. In alternativa la concessione può essere a pagamento, fino a 50 anni, per operatori che presentino progetti di intervento più strutturati. I bandi arriveranno in estate.

Per la tranche 2017 sono stati scelti immobili lungo via Francigena, Cammino di Francesco, Cammino di San Benedetto, via Appia e Appia Traiana, e lungo le ciclovie VenTo (680 chilometri da Venezia a Torino), Acqua (500 chilometri tra Campania, Basilica e Puglia) e ciclopista del Sole (3mila chilometri dal Brennero a Santa Teresa di Gallura). Il bando è stato esteso anche a sette itinerari locali, come il Cammino celeste, che si snoda tra Friuli Venezia-Giulia, Austria e Slovenia, la via Micaelica, che collega Roma al Monte San Angelo in Puglia, il Regio Tratturo Magno (tra Abruzzo, Molise e Puglia) o la via Lauretana da Assisi a Loreto.

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