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Una “bella storia italiana”, che affonda le sue radici in trent’anni di attività e che si proietta nel futuro: Giorgio Boscolo, presidente del gruppo omonimo, affronta le tappe salienti di un progetto «destinato a crescere e a evolvere nel tempo. L’operazione che ci ha portato alla vendita degli immobili appartenenti a Boscolo Hotels ci consente di avere più energie da trasferire al comparto del tour operating. Vorrei chiarire che abbiamo ceduto gli immobili, non il nostro marchio, che continueremo a sfruttare e implementare nell’ambito della gestione alberghiera. In questo senso, ci stiamo guardando intorno seguendo canoni precisi: continueremo a sviluppare il marchio secondo un business plan preciso, che coinvolgerà strutture a 5 stelle che seguono un concetto di lifestyle italiano che sfugge alle logiche dei prodotti standardizzati». Giorgio Boscolo torna quindi a insistere sul valore di un’azienda che testimonia «una storia di grande successo economico, che sta crescendo sul fronte del tour operating e che si posiziona in una fascia di mercato non necessariamente di lusso ma di grande qualità. Il target dei nostri viaggiatori è formato da persone con buona capacità di spesa, culturalmente vivaci e curiose». Nel 2016 Boscolo ha registrato un fatturato di 80 milioni di euro e circa 6 milioni di margini. «ma quel che più conta è che negli ultimi dieci anni Boscolo Tours ha mantenuto sempre una buona redditività, posizionandosi fra i primi tour operator italiani quanto a marginalità». La qualità elevata, la specializzazione dei pm per aree del mondo e il fatto di posizionare il cliente sempre al centro consentono al to di registrare una percentuale di repeater superiore al 40%, come confermato dal direttore vendite, Salvatore Sicuso. Grande successo anche dai cofanetti regalo, «che procurano il 15% del fatturato globale e che a oggi crescono di un 14-15% rispetto al 2016».